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La Juve e l'apriscatole, le primarie di Moratti e l'unità in casa Roma

La Juve e l'apriscatole, le primarie di Moratti e l'unità in casa RomaTUTTO mercato WEB
© foto di Micri Comunication
giovedì 8 marzo 2012, 00:002012
di Luca Marchetti
Nato a Terni il 6 maggio 1976, lavora a Sky come caposervizio e si occupa del coordinamento del telegiornale. Tra i volti più conosciuti del calciomercato per l'emittente di Rupert Murdoch.

Ora i pareggi sono 13. Conte le ha provate tutte ma è evidente che serve il famoso apriscatole, quello che ti risolve le partite con la giocata. Ora che comincia ad avvicinarsi aprile (quando si dovrebbero decidere gli uomini chiave della stagione successiva) Moratti comincia seriamente a muoversi con le sue consultazioni.

Ora che la situazione è in bilico, la Roma fa quadrato. Ecco cosa succede in questa strana settimana piena di colpi di scena, gol italiani e internazionali. La Juve ne vorrebbe fare di più. E' per questo che sta scandagliando il mercato internazionale per il suo top player. Vuole uno alla Ibra,uno che cambia gli equilibri della squadra. Non ce ne sono molti in
giro così la Juve segue tutti. Dal primo nome, quello di Carlitos Tevez (Kia Joorabchian però l'altra sera ha cenato nuovamente con Galliani) all'ultimo quello di Suarez del Liverpool, che forse ha un costo proibitivo. Siamo alla margherita da sfogliare: Van Persie dell'Arsenal, Giroud del Montepellier, Higuain o Benzema del Real. Leandro Damiao dell'Internacional. Chi più ne ha più ne metta. Concorrenza super agguerrita su questi nomi e prezzo listino molto alto. Senza sconti. Ma la Juve non ha paura, pronta a combattere per
essere ancora più competitivi: vada come vada questa stagione (comunque da incorniciare).

Deve invece recuperare l'Inter di Moratti, e così il presidente si muove in prima persona. Il suo quartier generale sembra essere però Londra, più che Milano. E' lì praticamente tutte le settimane per motivi extracalcistici. Ma a Londra ci sono almeno due dei candidati
alla panchina dell'Inter. E Moratti ne approfitta, visto che tutto si svolge nel giro di pochi chilometri, quartiere Knightsbridge. Il presidente alloggia all'Egerton House Hotel, classico stile inglese. A pochi minuti a piedi da un famosissimo ristorante italiano. Zafferano. Una stella Michelin, il proprietario è libanese, ma la cucina italiana. Anzi, meneghina. Niente di meglio per coniugare Moratti e Villas Boas, il candidato numero uno a sostituire Ranieri sulla panchina nerazzurra. Sembra siano stati insieme a cena. Un
incontro, eventualmente, nulla più. In questi giorni però a Londra c'è anche Capello. Che abita anche lui nello stesso quartiere, per la precisione a Lennox Gardens. C'è chi giura di averli visti insieme, Moratti e Capello. Probabile che si siano visti davvero, magari anche
solo per un consiglio, anche se conferme non ne arrivano. Né ufficiali, né ufficiose. Di sicuro Capello è andato a salutare il Milan. Un po' come aveva fatto due settimane fa Laurent Blanc: a Milano ufficialmente per visionare Mexes e salutare Diego Forlan (compagno di
squadra nel Manchester United). Ma in Francia - e non solo - sono convinti che venti giorni fa Blanc abbia incontrato anche Moratti. Voci, incontri, avvistamenti. Tra conferme e smentite. Sono comunque iniziate le consultazioni. Alla Roma invece di vedere serie A o Champions tutti a cena insieme. All'Eur al ristorante Casa 90. Come è successo anche in altri momento "delicati" della stagione. E un altro segnale importante arriva dal direttore sportivo Walter Sabatini. Si parlava molto di lui, del corteggiamento della Fiorentina. Ha deciso di rimanere, un altro anno almeno (come suo costume i suoi contratti sono annuali!): non si abbandona un progetto quando c'è bisogno di spalleggiarlo e rafforzarlo. Un bel segnale.