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Parolacce e silenzi: è la sfida Scudetto delle polemiche

Parolacce e silenzi: è la sfida Scudetto delle polemicheTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 12 marzo 2012, 07:302012
di Marco Conterio

La mala educacion di Zlatan Ibrahimovic fiorisce ancora, in un pomeriggio di marzo. Inelegante, perché sbraita e abbaia parole e parolacce verso una stimata collega. Peccato, perché non fanno certo eco col suo talento immenso e straordinario, coi suoi colpi di classe che nelle prime pagine ed anche nelle chiacchiere da bar vengono purtroppo spesso eclissate da argomenti che col calcio han poco a che vedere. Restando sul rettangolo, però, e non a bordo campo, questo è il suo campionato. Suo, di Nocerino e di Adriano Galliani. Tre protagonisti di una stagione col coltello tra i denti, sfortunata ed infortunata ma giocata sinora da grande squadra, da prima della classe, seppur con tutti i colpi di coda della Juventus a remar contro. Già. La Juve. E' un gol fantasma, forse, a farla dormire poco serenamente. Dopo Muntari, il black out.

Quattro pareggi consecutivi, che non sarà 'sconfittite', neologismo made in Conte, ma è comunque un ruolino di marcia che una capolista non può permettersi. Intanto, infuria ancora la polemica arbitrale. Il silenzio del club di Corso Galileo Ferraris fa un rumore infernale, in un campionato tormentato dalle polemiche e dagli scheletri di un armadio fatto di polvere e rancore. Così i titoli si sprecano, seppur sia il vento a farla da padrone, piuttosto che le parole. Così, ancora una volta, sui media ed ai tavoli dei bari, infuriano ancora le polemiche. Di tanto si discorre, ma di calcio si parla poco. Eppure la Juve ha qualche problema da risolvere, per riprendere lo splendido abbrivio di inizio stagione, ed è su quello che tutti in casa bianconera dovrebbero concentrarsi. Eppure tutti, da Ibrahimovic in poi, dovrebbero tornar a far calcio, anziché polemiche. Sembra d'esser tornati indietro di qualche anno, nel polverone della mala educacion.