Moratti, perchè diverso da Manchester? Presa di coscienza e futuro
Sta in quattro parole la differenza tra le volontà di Ranieri e quelle di Massimo Moratti. Quattro parole pronunciate al termine di una serata pesante, dolorosa come non mai e decisiva nel sancire il ritorno agli Zeru tituli per una squadra che da almeno sette stagioni un trofeo riusciva sempre a portarlo a casa. Le parole in questione sono le seguenti: "Fino a fine stagione". Inequivocabili nel sancire ciò che tutti immaginano ma nessuno in casa nerazzurra dice, si cambierà.
Una reazione pacata, quella di Massimo Moratti, tranquilla e riflessiva, che stride in maniera sospetta con quella che ebbe solo tre stagioni fa nella pancia di Old Trafford dopo l'eliminazione subita dal Manchester United ai tempi della prima stagione targata Josè Mourinho. Lì fu una furia, eppure avversario ed impresa erano ben più ostici dell'inerme Marsiglia affrontato tra andata e ritorno nelle ultime settimane. Come a voler sottolineare la propria resa, o la consapevolezza di non aver dato lui per primo abbastanza, per poter avanzare pretese da un gruppo che probabilmente all'altezza di questo misero Marsiglia non lo è neppure.
Considerazioni amare, ma che sono d'obbligo per prendere coscienza della fine di un ciclo e soprattutto di parecchi suoi interpreti; e ancor di più del fatto che molti sostituti designati approdati in nerazzurro non sono nè saranno mai all'altezza di sostituirli.