Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Napoli, bravo lo stesso. Per l'Inter è l'ora delle scelte, la Roma alla ricerca dei difensori. Milan e Juventus: sempre rivali

Napoli, bravo lo stesso. Per l'Inter è l'ora delle scelte, la Roma alla ricerca dei difensori. Milan e Juventus: sempre rivaliTUTTO mercato WEB
© foto di Micri Comunication
giovedì 15 marzo 2012, 00:002012
di Luca Marchetti
Nato a Terni il 6 maggio 1976, lavora a Sky come caposervizio e si occupa del coordinamento del telegiornale. Tra i volti più conosciuti del calciomercato per l'emittente di Rupert Murdoch.

Bravo Napoli. Comunque bravo. E' stata una partita che ha tenuto incollati tutti davanti alla tv. Tutti. Tutto merito del Napoli. Di una programmazione che li ha portati fino a giocarsi tutto in novanta minuti, anzi in 120. Mettendo paura al Chelsea, che a queste partite ci è abituato. Non a caso l'hanno portato ai supplementari i tre giocatori più esperti del Chelsea: Drogba, Terry e Lampard. I talismani a cui si è aggrappato Di Matteo.
Mazzari si è aggrappato ai tre lì davanti. Che hanno risposto presente. Cavani addirittura al 102' è andato a recuperare nella sua aerea di rigore. Il Napoli ha giocato con grande personalità, interpretando la partita nella maniera giusta. Ha avuto le sue occasioni, le ha concesse al Chelsea. Non è riuscito a passare il turno. Per me sono solo applausi. Il Napoli, più piccolo del Chelsea, ha giocato come una grande. Ha sofferto i colpi di testa: 2 subiti stasera e il campanello d'allarme era arrivato contro il Cagliari, quando Larrivey ne aveva fatti tre. Ci rimane solo il Milan in Europa, avevamo sognato il tris. Una chiave positiva, nella debacle europea dell'Inter c'è. Ora non si può più rimandare, rifondazione o rivoluzione che sia. Il ciclo dell'Inter invincibile è finito. Ora Moratti deve trovare la forza (e la pazienza) di costruire un progetto. Sarà una strada tortuosa, non per forza vincente da subito. Ma è l'unica strada percorribile per tornare ad essere competitivi.
Il primo tassello deve essere l'allenatore. Bisogna rompere gli indugi e puntare su un allenatore. In questo momento la sensazione è che la preferenza sia su Villas Boas. Ma bisogna essere sicuri. Sicuri di non sbagliare, convinti della scelta. Per difenderla qualora non dovesse decollare subito. Gli altri candidati sono i soliti: Blanc, Mazzarri,
Spalletti. Anche Prandelli. Idee, di cui si discute, ma su ancora non si è deciso. Poi il parco giocatori. Gli eroi del triplete già non ci sono più tutti. Se ne andranno altri. Ieri su Sky abbiamo lanciato un sondaggio: chi ha votato ha buttato dalla torre Lucio e Sneijder. Una scelta di pancia che ha punito il protagonista in negativo della partita contro il Marsiglia e il simbolo di questa stagione nerazzurra: vorrei ma non riesco. L'olandese se ne andrà, Cordoba non rinnova, con Chivu si sta parlando per il rinnovo che non è più così
scontato, difficile che verrà riscattato Palombo, per Guarin bisognerà aspettare l'ok del nuovo tecnico (fosse Villas Boas non ci sarebbero tanti dubbi), Maicon potrebbe cedere alle lusinghe inglesi del Chelsea (con Mourinho?), anche Forlan dopo una stagione deludente potrebbe non rimanere. Su chi si punta? Sui giovani. Su Poli, su Juan, su Faraoni, su Ranocchia, su Obi, anche su Alvarez. Gli altri potremmo definirli tutti incerti, forzando la mano. In realtà l'ossatura della squadra rimarrà, ma piano piano verrà modificata. E' per questo però che è necessario scegliere subito l'allenatore. Per fare le valutazioni con
lui, rispetto al progetto che si deciderà di sposare. Un matrimonio che però dovrebbe essere consumato il prima possibile. Jules Ntcham, centrocampista del Le Havre, classe 96 (considerato il nuovo Vieira) è l'ultimo nome che piace alla dirigenza nerazzurra. Non sarà lui a cambiare gli equilibri, ma ora bisogna aver coraggio di fare anche queste operazioni.
Intanto continua a muoversi la Roma, a proposito di progetti. Sabatini si sta muovendo a 360 gradi per trovare rinforzi in difesa: servono giocatori con caratteristiche precise. Oltre che giovani, veloci. Si sta setacciando in tutto il mondo. E per l'attacco in Spagna rimbalza
la voce di un interessamento per Pedro. I rapporti con il Barcellona sono ottimi, Bojan, in teoria, dovrebbe rimanere un altro anno, potrebbe starci una riformulazione dell'affare: via uno dentro l'altro.

Per chiudere ancora due battute sul testa a testa Juve Milan. Fase calda, caldissima. Ora ogni punto pesa come un macigno. E ogni punto porta nervosismo. Il Milan sta uscendo fuori: qualità, esperienza, i gol di Ibra. La Juventus non molla. E comunque vada questa sfida un
applauso a prescindere va fatto. Se ad agosto qualcuno avesse detto che la situazione fosse stata questa in campionato, molti ci avrebbero sperato, pochi ci avrebbero creduto.