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Bucchioni: "Rivoluzione viola, anche Rossi sotto esame"

Bucchioni: "Rivoluzione viola, anche Rossi sotto esame"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 20 marzo 2012, 07:312012
di Redazione TMW.
fonte Enzo Bucchioni per firenzeviola.it

La sconfitta con la Juve ha accelerato un piano di rinnovamento totale già previsto da tempo. E dal rinnovamento si è così passati all'azzeramento. La Fiorentina va cambiata radicalmente e non sarà soltanto Corvino a pagare gli ultimi due anni disastrosi. Nel calcio ci sono poche regole, ma chiarissime: certe situazioni vanno tagliate alla radice. Ora si tratta di capire come e cosa fare per rifondare l'intera area tecnica. La Fiorentina potrebbe cogliere l'occasione per cambiare strategia e politica societaria. Uno degli errori fatti negli ultimi anni e' stato quello di accentrare troppe funzioni nelle mani di un uomo solo. I tempi sono cambiati, le aziende (e il calcio e' un'azienda più difficile delle altre da gestire) funzionano con la grande specializzazione dei manager e il lavoro di equipe. Resta la decisione finale di uno solo (Della Valle nel nostro caso), ma l'analisi deve essere frutto di un serrato confronto su più livelli operativi. Compreso quello fondamentale della tecnologia applicata al calcio per la valutazione degli atleti da acquistare. Con Cognigni presidente e Mencucci amministratore delegato per la gestione complessiva di tutta la società, forse la situazione potrebbe suggerire l'ingaggio di un manager dello sport per affidargli la responsabilità dell'intera area tecnica, dalla prima squadra alle giovanili, con al suo fianco un direttore tecnico più addentro alle cose di mercato. L'identikit porta a una persona diversa dai tanti che si stanno offrendo in queste ore, tutta gente della prima repubblica del pallone. Serve un giovane in carriera che vada oltre i soliti triti giochetti e riti del mercato. La scelta non è facile, i riflettori sono accesi sulla persona giusta, portarla a Firenze è complicato anche se (e dirlo ora è difficile, ma noi insistiamo) i Della Valle vogliono rilanciare alla grande: la figura del perdente non piace a nessuno, in particolare a loro.


L'analisi deve essere completa. Del comportamento vergognoso dei giocatori abbiamo detto e ridetto, fosse stato per noi avremmo fatto giocare la squadra di giovani che ha fatto benissimo nel primo tempo di Roma in coppa Italia e ne avremmo mandati tanti in tribuna. Questi pseudo-professionisti meriterebbero il taglio degli stipendi e comunque prima di riscuotere dovrebbero soffrire un po' come succede in altre squadre. Comunque ne vanno ceduti parecchi: certe facce sono impresentabili. Moralmente e tecnicamente.
Ma anche l'allenatore Delio Rossi (e lo diciamo con dispiacere) non può essere escluso da questo check-in sulle cause di un disastro. In cinque mesi di lavoro ha un bilancio più negativo di quello di Mihajlovic. E' sicuramente un maestro di campo, ma forse non adatto a prendere le squadre in corsa: nelle difficoltà ha dimostrato di non avere il carisma e il carattere giusti. Alla squadra ha trasmesso poco o nulla. E' un momento particolare? Non ha avuto la giusta protezione tecnico-societaria per la prolungata assenza di Corvino? Può darsi. A fine stagione vale comunque la pena fare un'analisi profonda sulla serenità dell'uomo Delio Rossi e sulla consapevolezza del lavoro da portare avanti nelle difficoltà ambientali che ci sono e forse ci saranno se non arriveranno presto i risultati. Delio Rossi è un tecnico di valore, ma gli errori vanno ridotti al minimo e se non c'è la sicurezza societaria che questo è l'allenatore giusto anche per il futuro, meglio lasciarsi da galantuomini.
Molto dipenderà da questo finale di stagione da brividi con la consapevolezza che un allenatore sconfitto per cinque a zero dalla Juve a Firenze avrà sempre e comunque la fedina sportiva macchiata. Una macchia indelebile.