Milan, Allegri da eroe a traballante
Da eroe ad allenatore a rischio: è questa l'attuale situazione di Massimiliano Allegri. Paradossale? Sì, forse è lecito pensarlo. Il tecnico livornese ha vinto lo scudetto al primo tentativo, ha conquistato la supercoppa italiana e ha già migliorato la scorsa annata in Champions e Coppa Italia. In Europa infatti fuori agli ottavi con il Tottenham, eliminato in Coppa Italia in semifinale col Palermo, senza passare dai supplementari. Quest'anno rossoneri fuori ai quarti in Champions e finale di Coppa sfiorata. E allora perché dovrebbe rischiare? Tutto dipende dal campionato.
Se sarà scudetto anche stavolta Allegri continuerà ad essere l'allenatore del Milan, altrimenti il suo futuro potrebbe essere lontano da Milanello. Lo sfogo di Berlusconi in tribuna con Galliani è un chiaro segnale di come al presidente rossonero il gioco di Allegri non piaccia poi così tanto. Ma lo scudetto dipende solo dal Milan: 8 partite alla fine, due punti di vantaggio sulla Juventus con un calendario più agevole rispetto ai bianconeri. Allegri sa di non poter fallire, proprio dopo aver ricevuto grande fiducia dalla dirigenza con un rinnovo che lo ha portato ad essere il tecnico più "ricco" del campionato italiano. E' il momento della verità. Allegri lo sa e farà di tutto per essere ancora sulla panchina che ha conquistato dopo anni di gavetta, sudore e fatiche.