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esclusiva

Benci: "Juventus, cacciare Del Piero è un autogol"

ESCLUSIVA TMW - Benci: "Juventus, cacciare Del Piero è un autogol"TUTTO mercato WEB
sabato 14 aprile 2012, 15:002012
di Claudio Sottile
Sara Benci, toscana, è una giornalista in forza alla redazione sportiva di SKY e volto di SkySport24, fin dalle prime edizioni del notiziario datate 2008. Per lei esperienze anche con Disney Channel, Telenova e TELE+.

Come due ciclisti sul rettilineo finale. Dopo un Giro iniziato trentadue tappe fa, ancora gomito a gomito.

Juventus e Milan battagliano, e lo faranno fino all'ultimo metro. In vista del finale al fotofinish, Tuttomercatoweb.com ha chiesto a Sara Benci -blasonato volto del canale n°200 del bouquet di SKY- di leggere la volatona tra i due club più vincenti del calcio italiano.

Sara, Juventus e Milan distanti un punto, a sei giornate dal termine: giusto così?
"Sarebbe ancora più giusto e soprattutto più bello se ci fosse un'alternanza in testa da qui alla fine. Questo campionato è partito a rilento, era indecifrabile, ma adesso ci sta regalando un bel po' di emozioni".

Ipotizziamo che la classifica si cristallizzi fino alla fine: sarebbe più una vittoria bianconera o una sconfitta rossonera?
"Credo che per la Juventus sarebbe una vittoria in caso di secondo posto, un trionfo se dovesse arrivare lo scudetto. Chi, all'inizio della stagione, avrebbe scommesso su una Juve così? Forse solo Conte. E ha avuto ragione.
Per il Milan invece un secondo posto non può essere abbastanza, considerando che era la squadra a partire favorita. Ma in ogni campionato c'è l'imponderabile, che nello specifico significa infortuni. E guardando i giocatori che ha avuto, o non ha avuto, a disposizione Allegri, direi che il Milan ha comunque fatto una grandissima stagione".

Uno per parte, quali saranno gli uomini Scudetto?
"Dato che non indovino mai le previsioni, vado sulla scia scontata dell'emozione. Per la Juve, troppo facile, dico Del Piero (37). E poi voglio vedere come fa la società a privarsene...
Per il Milan, Cassano. Sarebbe una sorta di nemesi per una squadra vessata dagli infortuni, recuperare il più grave e aggrapparsi proprio a lui per la volata scudetto".

Pirlo (32), da rimpiazzato a rimpianto?
"Privarsi di Pirlo è stato un azzardo perché è uno dei maggiori fuoriclasse degli ultimi 10 anni. Ma l'idea di calcio di Allegri non prevede un giocatore con le sue caratteristiche e la vera forza dell'allenatore del Milan è stata il suo decisionismo: ha portato avanti le sue idee e convinzioni senza farsi condizionare dai grandi nomi e dai grandi campioni, in questo appoggiato giustamente dalla società. Dall'altra, è vero che Pirlo sembrava un corpo estraneo anche per il sistema di gioco di Conte, eppure lui ne ha fatto il punto fermo della sua Juve...".

Juve ancora imbattuta contro ogni pronostico iniziale: qual è la loro formula segreta?
"Come fosse una pozione: 40 Conte, 40 i giocatori, 20 la fame di vittorie".

Del Piero (37) sembra non finire mai: l'happy ending con la Vecchia Signora è ancora possibile?
"Tutti i tifosi della Juve lo sperano. E far vestire a Del Piero la maglia di una squadra straniera sarebbe un autogol clamoroso, anche dal punto di vista del marketing. Bisogna chiedersi però se davvero Del Piero preferisce restare per giocare poco, oppure vuol tentare un'esperienza all'estero da protagonista, ma in un campionato meno competitivo. Se il giocatore dovesse rendere pubblica la volontà di rimanere -cosa che ancora non ha fatto in modo esplicito- davvero Agnelli avrebbe il coraggio di mettersi contro una bandiera e inimicarsi i tifosi? Io credo di no".

A prescindere dal titolo, il Milan dovrà interrogarsi sulla quantità ingente di infortunati.
"Credo che lo stato del manto erboso di San Siro non possa più bastare a giustificare tutte le defezioni dei rossoneri. Si sono discusse alcune scelte di Allegri, specie su Thiago Silva (27), ma le responsabilità vanno sempre divise con lo staff medico e atletico. Discorso a parte per Pato (22): si tratta di infortuni muscolari o c'è anche un 'blocco psicologico'?"

Si vocifera di un Allegri detronizzato in caso di non Tricolore, lo ritieni uno scenario plausibile?
"Ritengo che non ci sia un grande feeling tra Allegri e Berlusconi, quindi l'unica assicurazione per l'allenatore è la vittoria del campionato. Questo non significa che in caso di secondo posto arriverà l'esonero, perché Allegri è bravo, apprezzato dalla squadra e molto stimato da Galliani, che farà in ogni caso da tramite tra lui e il Presidente".

Credi a Nesta (36) e Seedorf (36) sotto la Mole l'anno prossimo?
"Penso che almeno una chiacchierata tra Nesta e Pirlo, ex compagni di stanza per anni, ci sia stata. Da qui a dire che Nesta andrà alla Juve, è un po' troppo. Tenderei a escludere invece un approdo di Seedorf in bianconero. E qui torniamo alla risposta di prima: se non viene rinnovato Del Piero, perché prendere un giocatore che ha solo due anni di meno e uno stipendio comunque pesante?".

In vista di questo rush rosso - bianco nero, quale sarà il "male minore" per gli interisti?
"Vincere il derby e consegnare lo scudetto alla Juve o perderlo e aiutare il Milan? Meglio farsi male una volta sola e magari puntare al terzo posto... Magra consolazione. Però redditizia".

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