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Piermario addio da eroe, ci lascia con un insegnamento

Piermario addio da eroe, ci lascia con un insegnamento TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 15 aprile 2012, 00:002012
di Malu' Mpasinkatu
Primo Direttore Sportivo di colore a laurearsi a Coverciano con il massimo dei voti. Ds della Nazionale congolese, ex ds del Catanzaro e Colognese. Opinionista tv per Sportitalia e Sky, commentatore dei Mondiali Under 20.

La vita spesso è inspiegabile, ci sono eventi drammatici che ci sconvolgono ma allo stesso tempo danno messaggi di vita. La morte di Piermario Morosini ha colpito tutti, un giocatore che ha avuto tante disgrazie nel corso dei 25 anni, prima la scomparsa dei genitori, poi del fratello. Sfido chiunque a continuare l'attività sportiva ad alti livelli dopo tre lutti del genere. Lui ha continuato a lottare e dimenticare le negatività della propria vita regalando sorrisi e gioia a chi lo circondava. Lascia un messaggio a tutti quelli che nella vita si imbattono in disgrazie e si lasciano andare con troppa semplicità. Quando muore un ragazzo di 25 anni c'è solo da chiudersi in un grande silenzio. Il destino ha voluto che si ricongiungesse con i suoi cari, l'unica cosa che si può pensare in questi momenti.
Quando ci sono questi avvenimenti il calcio passa in secondo piano.

Chiunque sarebbe sceso in campo con questo dramma in testa non avrebbe giocato al massimo delle sue potenzialità. Immagino un giocatore che al primo sforzo iniziava a pensare alla morte di Morosini, come faceva a dare il massimo? Sappiamo che il campionato ripartirà però era giusto stopparlo per questa giornata. Ha fatto bene la federazione e il Coni che ha chiesto un minuto di silenzio per le manifestazioni sportive del weekend. Anche se ci sono atleti super controllati queste cose possono capitare. Muamba stava per morire, così come Cassano se non veniva soccorso in tempo, ma ci sarebbe bisogno di maggior controllo e prontezza nei soccorsi.
Crudele il destino di Piermaro, chiamato in cielo nel giorno in cui si sarebbe dovuto giocare la partita che gli stava più a cuore: Udinese-Inter che ha segnato il suo esordio in serie A con Serse Cosmi in panchina.
Oggi se permettete non me la sento di parlare di calcio, di fronte a questa tragedia passa tutto in secondo piano, una domenica di silenzio farà riflettere tutti.