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Moggi: "Si vince anche senza di me. Morto un papa se ne fa un altro"

Moggi: "Si vince anche senza di me. Morto un papa se ne fa un altro"TUTTO mercato WEB
© foto di TuttoMercatoWeb
giovedì 12 luglio 2012, 15:002012
di Gaetano Mocciaro

Luciano Moggi parla, in esclusiva per TuttoJuve, del caso-Conte, della gestione bianconera e del mercato italiano, radicalmente cambiato rispetto ai suoi tempi.

Luciano Moggi, il pm Di Martino sul caso Conte ha detto che la sua posizione è marginale e che Sarebbe impossibile dimostrare un reato associativo in quanto non ci sono soldi

"Io parto dal presupposto che Conte è una persona seria e che il resto sono solo chiacchere. L'ho avuto per 10 anni e dico che non è una persona seria: di più. Anche quando gioca a carte si arrabbia se non vince, perciò ribadisco che a prescindere da tutto non può che essere pulito".

Come spiega però le parole di Carobbio?

"Dietro può esserci rabbia, giocava poco e l'allenatore era Conte. Questo può aver portato a una reazione simile".

Eppure qualche voce di possibile sostituto di Conte inizia a essere nell'aria?

"La squalifica di Conte la escluderei a priori come escludo a priori il fatto che la Società stia cercando un sostituto. Conosco Agnelli e Conte e tutto si risolverà nel migliore dei modi".

Non hanno lasciato indifferenti le sue parole ieri dove ha detto che con i soldi di Marotta vinceva 3 Champions

"La mia non era una critica, anzi. Ho detto che la Società ha lavorato bene, ma rispetto a quando lavoravo io dove non avevamo finanziamenti, cosa che ora ci sono, è chiaro che ci sia più facilità a lavorare. Poi, quando si vince si ha ragione e la Juve è campione d'Italia, perciò Marotta ha lavorato benissimo. Il mio era semplicemente un confronto fra le due gestioni".

Però sulla minusvalenza di Elia...

"Ci possono essere cose che funzionano e non funzionano . Complessivamente è stato fatto un buon lavoro, inutile negarlo, il campionato vinto parla chiaro".

La Juve ha ancora le patate bollenti Krasic, Melo, Martinez

"Non voglio entrare nel merito, credo che la dirigenza sappia operare. Certamente non è facile vendere, mentre è più semplice comprare. Non c'è di certo bisogno dei miei consigli e come potete vedere anche senza il sottoscritto le cose stanno bene. Come dire: morto un papa se ne fa un altro".

In verità dopo di Lei sono passati molti anni senza vincere

"Evidentemente doveva venire Marotta per far sì che si tornasse a vincere".

Capitolo acquisti: le piace van Persie? O preferisce Jovetic?

"van Persie è tipo Boriello, non credo sia necessario come acquisto. A me personalmente piace poco e nell'economia della squadra è un giocatore che sbaglia molto e la Juve di chi sbaglia molto non ha bisogno. E poi la Juve ha una quantità industriale di attaccanti. Certamente fra lui e Jovetic che è più giovane e ha gran talento scelgo senza dubbio il montenegrino".

Van Persie tra l'altro viene da un campionato dal quale la Serie A non riesce ad attingere. L'ultimo campione della Premier venuto in Italia è stato Patrick Vieira, proprio alla Juve dove c'era Lei come direttore generale

"Adesso è molto più difficile prendere giocatori dall'Inghilterra. Anzi, sono quelli forti della Serie A che vogliono andar via. Poi in Inghilterra come in altri paesi il calcio è vissuto in maniera meno stressante".

Mettiamoci il cuore in pace, l'Eldorado degli anni '80 e '90 non ci appartiene più

"Una volta era diverso, si prendevano giocatori a cifre bassissime per poi rivenderli 10 volte tanto, vedi Zidane. Adesso c'è una ricerca diversa e un modo di operare particolare, quello di prendere i giocatori in prestito che non è altro che creare debiti di gestione alle Società, perché se poi non riscattano il giocatore ci hai rimesso i soldi dell'ingaggio".