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Jovetic-Baggio: tante analogie, stesso finale?

Jovetic-Baggio: tante analogie, stesso finale?TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 19 luglio 2012, 19:302012
di Gaetano Mocciaro

C'era una volta un giocatore con la maglia della Fiorentina, i capelli ricci e il numero 10 sulle spalle. Per averlo i viola lo avevano strappato alla concorrenza, ma dovettero aspettare un anno prima di ammirarlo per colpa di un gravissimo infortunio al ginocchio destro. Appena ripresosi ha cominciato a incantare e fare innamorare una città, 55 reti in 136 partite, una qualificazione in Uefa e una cavalcata da protagonista fino alla finale, la convocazione in Nazionale, i mondiali e le notti magiche: a 23 anni è già uno dei migliori talenti mondiali e non a caso a sedurlo e la Vecchia (ma sempre affascinante) Signora. I mesi che precedono il suo addio sono incandescenti: va a Torino, anzi no: resta a Firenze. Dietrofront, va a Torino. Lo stesso Baggio si espone chiaramente: "Resto in viola, lo devo scrivere sui muri?". Non lascerà nessun segno su nessun muro, anche perché alla fine va davvero a Torino in cambio di Buso e 16 miliardi e una rivoluzione che scoppia per le strade di Firenze. Baggio aprirà il suo ciclo vincente alla Juve, dove diventerà "divin codino", pallone d'Oro e vincerà quasi da solo una Coppa Uefa e in maniera più marginale il campionato.

Una storia, quella di Baggio, che per tanti aspetti assomiglia a quella di Stevan Jovetic. Maglia della Fiorentina e capelli ricci. Anche se sulle spalle c'è il numero 8 JoJo è un vero numero dieci e per averlo i viola l'hanno strappato da una grande concorrenza (Real Madrid, tanto per fare un nome). Come Baggio sta fuori un anno per un grave infortunio al ginocchio destro e come Baggio torna più forte di prima, sempre più leader di una Fiorentina che nell'ultima stagione si è aggrappata a lui per non retrocedere. Arriva come Baggio a 23 anni che è il leader dei viola indiscusso e pronta, la sempre più affascinante Vecchia Signora inizia a flirtare. Jo-Jo non fa come Baggio, non minaccia di scrivere sui muri né altro. Non prende semplicemente posizione. Un silenzio che tiene sulle spine i tifosi, quelli viola. I bianconeri iniziano invece a sognare un trio fantasia con Giovinco e Vucinic, in barba alle dichiarazioni di Marotta: "Trenta milioni sono troppi" perché, in fondo, fa più eco la dichiarazione: "Jovetic ci interessa" pronunciata dallo stesso dg. E si sa, che se l'interesse è reciproco a una soluzione si può arrivare. Con buona pace dei tifosi che, stavolta, al contrario di 22 anni fa, non faranno alcuna rivoluzione, segno dei tempi che cambiano.