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Torino, Ventura: "Domani mattina vorrei i giocatori, ma non è possibile"

Torino, Ventura: "Domani mattina vorrei i giocatori, ma non è possibile"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 26 luglio 2012, 23:542012
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it

L'esigenza si avere i giocatori non è il capriccio di uno che si lamenta, ma è una necessità. Abbiamo margini di miglioramento mostruosi. Con la Lazio un segnale di autostima e consapevolezza di quello che i giocatori possono diventare. Il calendario è insidioso.

Tre a zero alla Lazio in amichevole, ma lei già prima della gara aveva detto che il risultato non avrebbe avuto importanza, conferma?
"Certo che sì, il risultato non ha importanza. Conta esattamente come contava lo zero a zero con il Siena, l'importante era cosa voleva fare la squadra e come lo faceva. Siamo in pre-campionato e ci sono carichi di lavoro che impediscono di tenere ritmi elevati, comunque avevamo di fronte una squadra che lo scorso anno è arrivata quarta e per un punto non si è aggiudicata un posto in Champions quindi un po' di qualità dovrà pur avercela. Questa era una partita che per alcuni serviva per fare esperienza perché era la prima volta che affrontavano giocatori di serie A. Per altri per fare delle verifiche sui movimenti e sugli spazi. Per altri ancora per sapere se comprendevano la lettura delle situazioni. Avessimo perso due a zero facendo un pochino meglio sarei entusiasta, per la critica invece no perché sarebbe stato un dramma poiché a Torino funziona così, ma rimangono le mie parole, delle quali mi assumo la responsabilità, che sono esattamente quelle dette dopo la gara con il Siena: ero contento visto che avevo la possibilità di iniziare un discorso di calcio con i giocatori andando ad analizzare ciò che di più o di meno buono era stato eseguito in partita. Oggi è lo stesso".

Delle due partite cosa le è piaciuto di più e cosa meno?
"Mi è piaciuta la disponibilità dei giocatori in entrambi i casi avevamo detto di eseguire delle cose e hanno tentato di farle, poi è chiaro che abbiamo margini di miglioramento mostruosi. Riesaminando la gara vedranno le cose che avrebbero potuto fare e non hanno fatto rimanendo a bocca aperta, perché sono state create situazioni importanti che non sono state finalizzate".

Il Torino ha dato l'impressione di avere un'idea di gioco che per vari motivi la Lazio non ha. Voi avete creato, mentre la Lazio ha dovuto inseguirvi.
"Questo è il nostro modo di essere, poi ci saranno delle volte che incontreremo squadre che non lo permetteranno, però .... E' quello che abbiamo fatto l'anno scorso con meno spazi ed è quello che oggi siamo riusciti a fare con molti spazi in più. Ed è quello che faremo in campionato se ce lo permetteranno e se miglioreremo. Sono contento per i giocatori perché se c'era bisogno di un minimo di autostima e di consapevolezza su quello che possono diventare e che chiaramente non sono, oggi c'è stato un segnale. Questa squadra se mantiene la voglia di mettersi in discussione, l'umiltà con la quale ha iniziato a lavorare, e la voglia di crescere allora vale quello che dissi a fine campionato: molti di questi giocatori potranno essere una sorpresa, ma è chiaro che vanno intergrati, però questo è un altro discorso".

Nella lettura delle situazioni, nei movimenti e nell'occupare gli spazi ha notato un inizio di progresso rispetto alla gara con il Siena?
"Sì, altrimenti non si sarebbero segnati tre gol alla Lazio e non si sarebbero create nove-dieci situazioni da gol pulite se si fosse fatto il passaggio finale. E' normale che ci sia stato un miglioramento anche perché, per me, è più facile giocare con la Lazio che con il Siena perché i toscani giocavano in undici nella loro metà campo ed era obiettivamente più difficile, oggi c'erano più spazi e quindi c'erano più possibilità. Credo che se anche i ritmi non sono stati forsennati chi ha visto la partita si è divertito, ci sono state buone giocate".

Nel corso del campionato ci sarà la possibilità di vedere Sansone in una posizione più accentrata o quello di oggi da esterno sarà il suo ruolo?
"In questo momento gli esterni sono un '92 Verdi, Sansone che lo fa forse per la prima volta, non so se gli è già capitato quando giocava negli Allievi o negli Esordienti, Stavanovic che ha la spalla non ancora guarita e oggi contro il parere del medico è andato in campo. Quindi Sansone oggi come oggi deve adattarsi a fare l'esterno, poi se mi arriveranno due esterni di spessore o almeno uno allora, magari, avremo anche la possibilità di schierarlo diversamente. In questo momento tutti facciamo di necessità virtù, se fosse uscito Diop non avevamo neanche da sostituirlo".

Ferronetti è uscito nel primo tempo, precauzionalmente o si è fatto male?
"Devo ancora parlare con il medico, ma Ferronetti ha una percentuale altissima di queste situazioni. Oggi avevamo fuori un po' di persone: Ogbonna e Santana, giocatori che ci possono dare una mano".

Ogbonna solo perché è appena rientrato dalle vacanze iniziate dopo poiché era impegnato con la Nazionale o c'è dell'altro?
"No no, teoricamente anche Santana avrebbe potuto giocare, ma non abbiamo voluto rischiare come con D'Ambrosio e Di Cesare, sono giocatori che lunedì mi auguro (sottolineando con il tono di voce queste due ultime parole, ndr) di avere a disposizione. Non so però quelli che hanno giocato oggi perché sei-sette qualche cosa hanno".

Il 18 agosto per la gara di Coppa Italia rischia di dover chiedere in prestito giocatori a Longo della Primavera per averne un numero sufficiente da schierare.
"Ho Barbosa che ha fatto bene".

Nel completamento della rosa c'è un limite temporale entro il quale le piacerebbe avere il 95 per cento degli uomini a disposizione per essere certo di averli tutti arruolabili per l'inizio del campionato?
"Sì domani mattina, questo vorrei, ma non è possibile. Si è visto che c'è una struttura di gioco, se dopo quindici giorni per alcuni e un anno e quindici giorni per altri giocatori devono trovare i tempi e la lettura delle situazioni figuriamoci uno che ex novo deve farlo. Il vero problema non è il tempo a disposizione, ma il tempo a disposizione senza lo stress del campionato. Se oggi un giocatore fa tre errori sono tre errori importanti, ma ha la possibilità di capire dove ha sbagliato senza ricevere grandi pressioni perché si è giocata un'amichevole, ma se si fanno tre errori in campionato ci vogliono poi tre mesi per recuperare il giocatore. L'esigenza si avere i giocatori non è il capriccio di uno che si lamenta, ma è una necessità".

Meglio allora avere calciatori che conoscono già il suo modo di giocare?
"Ma no non si tratta di questo, Gazzi, ad esempio, è stato con me due anni e faceva le cose a occhi chiusi, ma oggi sembra un vecchio che arranca. Gillet, altro esempio, con la Lazio è andato meglio, ma nella gara con il Siena il novanta per cento delle palle che ha giocato era sbagliato. Ci vuole tempo, ci vuole tempo".

Il presidente ha detto che questa sera non parlerete a lungo di calciomercato, ma in rosa buchi ce ne sono e in più oggi ci sono stati i deferimenti. Servono rinforzi?
"Queste domande non dovete farle a me".

Ma se si attendono le eventuali condanne definitive prima di intervenire sul mercato si arriva a farlo a ridosso della prima partita di campionato.
"Se c'è un deferimento si presume che qualcuno rischi, ma si presume appunto. Avevano dato ventisette punti di penalizzazione all'AlbinoLeffe e poi li hanno tolti quasi tutti. Il Pescara sembrava rovinato e poi è risultato pulito come l'acqua di fonte. Il Bologna sembrava avere ventitre giocatori implicati e mi sembra che siano stati deferiti solo Di Vaio e Portanova. Quindi il deferimento vuol dire che c'è un rischio, però non ci sono certezze. I rischi per Vives e Masiello, per quel che ne so io, sono una frase riportata da altri e una telefonata che non è presente nei tabulati delle intercettazioni".

Come a visto i due giocatori dopo che hanno avuto la certezza di essere stati deferiti?
"Non hanno stappato una bottiglia, ma oggi hanno giocato senza problemi".

Cosa pensa del calendario della nuova stagione?
"Si tratta di un sorteggio insidioso. All'inizio, nelle prime nove partite, troveremo tutte squadre affamate. Nella seconda parte, eccezione fatta per Inter e Udinese, dovremo, invece, affrontare tutte le squadre che lotteranno per vincere lo scudetto, compresa la Juventus che sfideremo alla quindicesima giornata".