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esclusiva

Lodetti: "Milan rinforzati a metà campo e in difesa"

ESCLUSIVA TMW - Lodetti: "Milan rinforzati a metà campo e in difesa"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Vitiello/TuttoMercatoWeb.com
domenica 12 agosto 2012, 10:012012
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Giovanni Paolo Lodetti, ex calciatore cresciuto nelle giovanili del Milan dove poi ha militato dal 1961 al '70, attualmente è opinionista della trasmissione Diretta Stadio in onda sull'emittente 7 Gold. Un difensore centrale e un esterno basso sono i giocatori che servono al Milan. Se Pato è in condizione l'attacco può restare così com'è. L'arrivo di Kakà placherebbe in parte gli animi dei tifosi, ma ci sono delle perplessità sulla sua condizione fisica.

I problemi del Milan sono dovuti al mercato o alle scelte dell'allenatore?
"Diciamo che forse Allegri nel secondo tempo con il Real Madrid ha un po' esagerato con le sostituzioni, ma qualche difficoltà dal punto di vista della squadra la si avverte e non siamo sicuramente pronti come l'anno scorso a quest'epoca. Incontrando adesso gli spagnoli e dando loro il vantaggio di cambiare molti giocatori fra il primo e il secondo tempo ci si è messi nella condizione di farsi mettere sotto alla grande dal Real Madrid, perdere va bene ma non così".

A prescindere da quest'amichevole di gran livello il Milan convince? I tifosi fra cessioni, "abbandoni" per raggiunti limiti di età e acquisti si aspettavano un mercato ben diverso.
"Sicuramente i tifosi si aspettavano riscontri ben diversi dopo la cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic, però è chiaro che se si vendono due grandi giocatori per realizzare e se si vuole comprarne altri altrettanto di livello bisogna spendere molto e quindi il motivo della cessione viene meno, per questo si deve avere un po' di pazienza. Comunque è evidente che sul mercato si deve intervenire poiché dal punto di vista difensivo il Milan adesso è in difficoltà".

Quali giocatori servirebbero ad Allegri per avere una squadra competitiva?
"Un centrale di difesa forte e poi noto che ci sono tanti mancini però non ce n'è uno che faccia la differenza, quindi potrebbe esserci la necessità di prendere un esterno e aggiungerei anche un uomo da piazzare a centrocampo. Si sta facendo giocare sempre Ambrosini anche dall'inizio, però sappiamo che Massimo quest'anno non potrà disputare tutte le partite e se Montolivo non diventa un giocatore determinante appena davanti alla difesa è chiaro che il Milan in quella zona si troverà in difficoltà".

In attacco, a parte stabilire se Pato sarà tornato o no quello di un tempo, il reparto è al completo?
"Sinceramente davanti non siamo messi male, non abbiamo la torre come con Ibrahimovic, ma se Pato rientra e sta bene si potrebbe anche sviluppare un tipo di gioco diverso dall'anno scorso con Cassano, con lui, Boateng e Robinho. Però è chiaro che tutto si basa sul fatto se Pato sta bene, se fosse nella stessa condizione della passata stagione allora il Milan anche in attacco andrebbe incontro a grandi difficoltà".

L'uomo ideale per il centrocampo chi sarebbe?
"Un esterno basso, perché Nocerino è uno che va in attacco come Flamini, Montolivo non ha le caratteristiche perfette per questo tipo di ruolo e Ambrosini non può giocare sempre. Ci vuole quindi un giocatore che agisca bene come van Bommel l'anno scorso o in maniera straordinaria come faceva Pirlo".

Tanti problemi del Milan risalgono proprio all'aver lasciato andare via Pirlo l'estate scorsa.
"Eh sì, perché il primo anno questa mancanza è stata sopperita da van Bommel, ma bisogna dire anche che ha giocato bene tutta la squadra, però ora che non ci sono più Gattuso, van Bommel, Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Seedorf e Ibrahimovic, giocatori che non possono essere sostituiti da un giorno all'altro tutti insieme ed è andato via anche Aquilani, allora la squadra necessita di un laterale che faccia gioco. Il mio pallino è Modric, ma non ce lo danno e oltretutto costa troppo. I nomi che circolano in questi giorni sono di giocatori che non farebbero la differenza, ad esempio i calciatori dell'Udinese che sono andati alla Juve non sarebbero stati male. Il problema è che ogni volta che si chiede un giocatore e si sente quanto costa il Milan si tira indietro, così facendo diventa difficile sostituire chi non c'è più".

Diarra e Kakà sono fra i più gettonati ad approdare in rossonero.
"A Kakà tutti vogliono bene e se torna in tanti sono convinti che possa fare ancora grandi cose, io ammetto di essere un po' perplesso perché i tre anni in cui ha giocato, non sempre e alle volte non bene a Madrid, non sono quelli di un giocatore che ha dai ventidue ai venticinque anni, ma dai ventisette ai trenta, quindi ha già un'età in cui recuperare una condizione perfetta, come aveva prima quando era del Milan, non è facile. Kakà è il giocatore che potrebbe placare un po' gli animi dei tifosi, però bisognerà vedere se è in condizioni di fare quello che serve al Milan".

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