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Lecce 2000-Firenze 2012: Berbatov, l'uomo dei colpi di scena

Lecce 2000-Firenze 2012: Berbatov, l'uomo dei colpi di scena
mercoledì 29 agosto 2012, 19:302012
di Gaetano Mocciaro

Quello di Berbatov è l'ennesimo capitolo di una telenovela di mercato che l'ha visto coinvolto ad ogni trasferimento, sin da quando era in Bulgaria. Facciamo un passo indietro di qualche decennio e i giovane attaccante bulgaro, appena 19 anni, viene scoperto da Pantaleo Corvino che lo vede al Cska Sofia e se ne innamora. Una scommessa per i salentini, che col club bulgaro definiscono ogni dettaglio per l'affare. Gli stessi giornali lo inseriscono nell'undici ideale ai nastri di partenza del campionato 2000/01. Eppure, nemmeno ventenne, il giocatore avanza già qualche pretesa di troppo. Si disse che pretese una macchina per sé come benefit, l'affare saltò. Il bulgaro viziato così rimase in patria, rimandando il grande salto in uno dei top campionati nel 2001, firmando per il Bayer Leverkusen. Il giocatore dimostra stoffa e al primo anno raggiunge la finale di Champions League, sfiora lo scudetto e anche la Coppa di Germania. 5 anni che lo portano a essere uno dei giocatori più interessanti del continente, tanto che il Tottenham, acquistandolo nel 2006, farà di lui il giocatore bulgaro più costoso della storia. Due anni in Inghilterra a incantare ed ecco la seconda telenovela: il Manchester United è sulle sue tracce da inizio estate 2008, il giocatore, lusingato, fa di tutto per lasciare gli Spurs, che d'altro canto intendono vendere alle loro condizioni il giocatore. Sembra sempre una questione di pochi dettagli il passaggio ai Red Devils, un matrimonio che sembra fatto ma che, giorno dopo giorno non si realizza.

Lio United uscito allo scoperto a giugno, si ritrova ad agosto senza aver ancora concretizzato, mentre il giocatore continua a fare fuoco e fiamme per lasciare Londra. Nel frattempo nell'altra sponda di Manchester si insediano gli sceicchi e proprio negli ultimi giorni di mercato danno via a un'incredibile quanto sorprendente asta. Lo United si ritrova il 31 agosto ad aver praticamente perso il bulgaro che sembrava in pugno. Solo uno scatto d'orgoglio di Sir Alex Ferguson, che lo voleva a tutti i costi, ha portato all'Happy Ending per i suoi, ma a un prezzo salatissimo: 38 milioni di euro più Campbell. E pensare che fino a che non arrivasse il City si pensava a chiudere per poco meno di 25 milioni. Arriviamo al 2012 e il bulgaro, già da un anno sulla via d'uscita sembra stavolta destinato a lasciare davvero l'Old Trafford. Rifiuta il Galatasaray che gli fa ponti d'oro, poi arriva la Fiorentina. I viola in poco tempo trovano l'accordo col Manchster United, pagano il volo al giocatore, che viene atteso in giornata. Pradé e Macia lo aspettano, i tifosi sono già pronti a gustarsi la prima sgambata del giocatore e, colpo di scena, all'aeroporto di Firenze non scende nessuno: Berbatov è a Monaco, flirta con la Juve e cade alle lusinghe della Vecchia Signora. Manca solo l'ufficialità, ma il colpo di scena, l'ennesimo in casa Berbatov, è servito.