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Sneijder, la veloce parabola: da eroe a indesiderato in due anni

Sneijder, la veloce parabola: da eroe a indesiderato in due anniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 27 novembre 2012, 19:302012
di Gaetano Mocciaro

Come passare in due anni dall'essere eroi del Triplete a personaggi scomodi. Nel calcio due anni bastano e avanzano per dimenticare, rimescolare le carte, rivedere i contratti. Già, i contratti: quelli che vedono un accordo fra due parti. Ci si accorda su durata, stipendio, clausole, benefit e chi più ne ha più ne metta. Succede che una volta stipulato il contratto una delle due parti si penta, cambi idea, cerchi di fare retromarcia. E se non si riesce, rompere l'accordo anche in maniera non del tutto elegante. Il caso di Wesley Sneijder non il primo e non sarà l'ultimo. Resta il fatto che non può passare inosservato. Tutti a spellarsi le mani per l'affarone. E dire che al suo posto doveva arrivare Aleksandr Hleb (oggi al Bate Borisov). La stagione è straordinaria, l'Inter vince tutto e l'olandese il genio sulla trequarti.

Non basta: arrivano i mondiali e Wes fa cinque gol e trascina l'Olanda in finale: è la stagione che lo porta a candidarlo persino al pallone d'oro e tutto questo gli fa guadagnare ad ottobre 2010 un aumento salariale e un allungamento di contratto: contenta l'Inter, contento Sneijder, contenti tutti. Si va avanti così, tra colpi di classe più a intermittenza e con aspettative del pubblico e della critica più alte, soprattutto dopo l'addio di Balotelli ed Eto'o. A conti fatti negli ultimi due anni le presenze in campionato sono 45 su 78. L'ultimo anno e l'addio alla Champions League iniziano a far balenare alla dirigenza che forse l'aumento di contratto al secondo anno è stato troppo affrettato. Che fare? Nel caso di Julio Cesar e dei suoi oltre 4 milioni il rimedio fu semplice, prendere un portiere più giovane ed economico come Samir Handanovic e chi ha orecchie per intendere intenda. L'alternativa pronta a Sneijder è già in casa e si chiama Philippe Coutinho. Ma giusto per sicurezza si è provato a chiedere all'olandese di spalmare l'ingaggio pena l'esclusione dalla formazione. Un invito alle pretendenti a farsi sotto, il costo non sarà poi proibitivo visto un ingaggio da 6 milioni non proprio accessibile a tutti. Le opzioni note sono le classiche: Russia e Turchia, che in genere non piacciono. E l'Inghilterra, magari col suggestivo scambio da Manchester con Nani. L'Inter ci spererebbe, ma chi lo pagherebbe l'ingaggio al portoghese?