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Rota: "FFP: una regola applicabile anche alla serie B"

Rota: "FFP: una regola applicabile anche alla serie B" TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
lunedì 3 dicembre 2012, 10:222012
di Gianluigi Longari
fonte Tuttojuve.com

La Lega di Serie B sta attraversando un periodo di forte difficoltà economica: anche se i ricavi sono significativi (350 milioni di euro), questi sono risultati superiori ai costi di gestione ed hanno contribuito a perdite complessive per 73 milioni di euro [fonte: Report Calcio 2012].

Vorrei dare quindi uno spunto di riflessione ai presidenti della nostra Serie B rispondendo alla domanda: come affrontare la crisi economica e rendere sostenibile un campionato che per essere giocato richiede comunque significative risorse finanziarie?

Una risposta, ancora una volta, arriva dall'Inghilterra e da un sistema calcistico più evoluto e probabilmente, più organizzato del nostro. Lo scorso aprile infatti, le società della Championship (Serie B inglese) hanno raggiunto un accordo per l'applicazione nazionale del Fair Play Finanziario (FFP) recependo, con le dovute modifiche, il relativo regolamento UEFA. Ed è proprio l'altro ieri (1 dicembre 2012) che i club hanno presentato alla Lega inglese, per la prima volta nella loro storia, i propri bilanci per sottoporli alla valutazione dei parametri del FFP.

Lo stato di salute della Championship ha subito un peggioramento negli ultimi anni: nonostante i ricavi in crescita, sono stati accumulati 133 milioni di sterline di perdite (160 milioni di euro); almeno 14 club perdono più di 5 milioni di sterline l'anno; in media ogni club spende 4 milioni di sterline ogni 3 milioni di ricavi; il rapporto salari/fatturato è in media dell'88% con un tasso di crescita annuale degli stipendi del 6%; un debito complessivo di 875 milioni di sterline. In aggiunta, l'accordo sui diritti televisivi per il 2012/2013 ha subito un ribasso rispetto agli anni precedenti (da 264 milioni a 193 milioni per 3 anni) [fonte: Field Fisher Waterhouse].

Confrontando qualche dato della Championship con la Serie B italiana, vediamo delle situazioni simili o in alcuni casi peggiori. Il FFP nella Serie B inglese è stata un'operazione appositamente studiata per far fronte a questi problemi economici. A partire da questa stagione (bilancio 2011/12), il sistema di FFP in Championship richiederà di dimostrare di aver raggiunto un risultato economico che deve essere:

• un utile annuale maggiore o uguale a zero oppure una perdita annuale inferiore al limite consentito che, nel primo anno di analisi (2011/12), sarà 8 milioni di sterline ed entro il 2015/16 raggiungerà il limite di 3 milioni di sterline.
• un capitale investito netto di massimo 8 milioni di sterline nel primo anno di analisi, fino a raggiungere 3 milioni di sterline nel 2015/16
Il mancato rispetto dei limiti definiti comporterà l'imposizione di sanzioni che troveranno applicazione a partire dalla stagione 2014/15. Tra le possibili sanzioni possibili ci saranno:
• un "embargo" per i trasferimenti dei calciatori che sarà prolungato fino al momento in cui la società non sarà in grado di presentare le informazioni finanziarie utili a dimostrare di aver posto in essere le azioni necessarie per essere conformi alle normative di fair play finanziario.
• una "tassa" sul Financial Fair Play" che potrà variare dall'1% sul'importo violato se la violazione sarà entro le 100.000 sterline, al 100% dell'importo violato se esso supererà i 10 milioni di sterline. I proventi derivanti da tale "tassa" saranno distribuiti in parti uguali tra i club conformi alle norme di FFP.
Se quindi i presidenti di Serie B stanno cercando una via d'uscita per cercare di contenere le perdite dei propri club, il guardare oltremanica può essere d'ispirazione.