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Gattuso: "Non sono il dopo Allegri. Balotelli farebbe bene al Milan"

Gattuso: "Non sono il dopo Allegri. Balotelli farebbe bene al Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 12 gennaio 2013, 18:302013
di Antonio Vitiello

Ai microfoni di MilanNews.it ha parlato l'ex centrocampista rossonero Gennaro Gattuso.

Rino partiamo dal suo futuro. Quest'oggi su un importante quotidiano sportivo sei stato accostato insieme ad altri campioni come papabile sostituto di Allegri. Che effetto ti fa?
"Fa un grandissimo effetto, certo, però oggi come oggi pensare a questo è surreale e utopistico. Io penso che per guidare una panchina importante come quella del Milan c'è bisogno di grande esperienza e di altre innumerevoli cose. Ovviamente l'essere accostato alla panchina del Milan fa piacere però in questo momento si tratta di una strada difficile da percorrere".

Secondo te per quello che ha mostrato in questi tre anni, Max Allegri si meriterebbe la conferma sulla panchina rossonera?
"Penso che con tutti i problemi che ha avuto la squadra, per il cambiamento radicale che c'è stato al Milan, sicuramente sì. Ad inizio stagione i rossoneri non sono partiti bene, però si sono ripresi. Vedere il Milan oggi come oggi a cinque punti dal terzo posto, per tutto quello che è successo, è già un buon traguardo. L'obiettivo? Penso che debba essere sicuramente agguantare la qualificazione in Champions League".

Passiamo ai giovani. Il Milan con l'acquisto di Saponara e la valorizzazione di El Shaarawy e De Sciglio ha intrapreso una strada diversa, sicuramente più improntata sui giovani. Secondo te quanto ci vorrà per tornare ai vertici?
"Sicuramente ci vorrà del tempo. Penso che per arrivare a degli obiettivi importanti, insomma per vincere ci sia bisogno sia di giovani ma anche di gente di esperienza. Con solo i giovani in squadra la vedo dura. Bisogna investire? Si però non è detto che sia l'unica strada. Vi porto un esempio: il Real Madrid negli anni '50-'60 ha vinto tantissimo in campo internazionale, ma poi per quasi quarant'anni non è più riuscito a vincere. Nonostante ciò il suo brand, il suo marchio è sempre rimasto ad altissimo livello. Proprio per questo penso che non ci sia nulla di strano se per uno-due anni si lavori per costruire qualcosa di importante, si faccia crescere i giovani. L'importante è essere chiari e proseguire sulla strada tracciata".

Continuando a parlare di giovani: Pato ed El Shaarawy hanno avuto e stanno avendo opposti destini in rossonero
"El Shaarawy me l'aspettavo forte, per questo tante volte gli tiravo le orecchie. Credo che quest'anno Ste abbia mostrato una grande maturazione, tralasciando il fatto che segni con continuità. El Shaarawy per i suoi comportamenti, per come lo stento parlare, per come si muove in campo ha dimostrato di essere cresciuto molto. El Shaarawy è solido perché ha un papà che lo tiene con i piedi ben saldi a terra: questa è una grande fortuna".

Capitolo Pato
"Il problema di Pato è solo uno: ha chiesto di essere ceduto perché giustamente dopo 3 anni e mezzo di infortuni voleva cambiare aria. Perché se il Milan l'avesse voluto vendere lo avrebbe fatto l'anno scorso quando gli offrivano il triplo. Ma bisogna accettare il fatto che il brasiliano abbia voluto andare via. Ve lo posso assicurare io: per l'età e per quello che ha fatto vedere è un grandissimo campione, ma ha fatto intravedere solo quel poco del fuoriclasse che sarebbe potuto diventare perché è stato frenato dagli infortuni . Io spero, anche se io al momento la vedo dura, che Alexandre possa superare questi continui problemi fisici e giocare con continuità".

Il presidente Silvio Berlusconi ha definito Balotelli "una mela marcia", mentre Raiola l'ha etichettato come "una ciliegina". Te come ti schieri?
"Io penso che oggi come oggi Balotelli in uno spogliatoio come quello del Milan può solo migliorare e fare bene. Adesso Mario è uno dei giocatori italiani più forti, sia per come è dotato a livello tecnico-tattico, sia dal punto di vista fisico. Sono convinto che al Milan può solo che far bene".