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Galliani ha convinto Berlusconi: per Allegri pronto il rinnovo. La Roma si butta su Blanc e tenta Donadoni. Mancini costa troppo. Marchisio, sì al Monaco. Moratti vende l'Inter, ma resterà presidente. Della Valle: Jo-Jo mai alla Juve.

Galliani ha convinto Berlusconi: per Allegri pronto il rinnovo.  La Roma si butta su Blanc e tenta Donadoni. Mancini costa troppo. Marchisio, sì al Monaco. Moratti vende l'Inter, ma resterà presidente. Della Valle: Jo-Jo mai alla Juve.TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 31 maggio 2013, 00:002013
di Enzo Bucchioni
Nato ad Aulla (Massa Carrara) il 16/03/54 comincia giovanissimo a collaborare con La Nazione portando la partita che giocava lui. Poi inviato speciale e commentatore, oggi direttore del Qs Quotidiano sportivo della Nazione, Resto del Carlino e Giorno

L'arte diplomatica di Galliani è da premio Nobel e l'impresa che sembrava impossibile sta per diventare realtà: Allegri resta al Milan. O almeno la percentuale si è clamorosamente rovesciata, se fino a poche ore fa l'allenatore era già quasi seduto sulla panchina della Roma, oggi torna ad essere l'allenatore del Milan. Cosa sia successo è presto detto. Galliani conosce Berlusconi come nessun altro e sa benissimo che non conviene contraddirlo quando prende delle posizioni nette, ma poi, gradualmente, ragionando, si può anche riuscire a fargli cambiare idea. Galliani c'è quasi riuscito dimostrando che prendere Seedorf sarebbe un salto nel buio, l'olandese sta ancora giocando in Brasile, non ha mai allenato, ha bisogno di qualche passaggio fuori dal campo prima di sedersi in panchina. Per di più i tifosi non lo amano e non lo hanno mai amato alla follia, nel caso di battute a vuoto inizierebbero le contestazioni. Inzaghi non è ancora pronto. Van Basten è un'incognita. Insomma, Galliani ha fatto capire per l'ennesima volta che un primo, un secondo e un terzo posto non sono poi un brutto curriculum, che Allegri non sarà un fenomeno, ma è quanto di meglio in questo momento possa avere il Milan come allenatore. Inoltre, anche dal punto di vista economico, mandar via Allegri oggi costerebbe una cifra più o meno simile a quella di un eventuale esonero a stagione in corso. Come dire: se proprio tra i due non dovesse riaccendersi la fiamma, si potrebbe decidere strada facendo.
Per convincere Allegri che per primo ha trattando con la Roma, serve il rinnovo del contratto in scadenza nel 2014. Sicuramente sarà sottoposto ad Allegri un allungamento di un anno. Quel segnale di fiducia che Allegri voleva. E con la Roma come la mettiamo? Sabatini che aveva offerto un biennale da tre milioni e mezzo di euro è indubbiamente deluso. Se dovesse andare a finire così sarebbe vanificati due mesi di colloqui, intese e progetti. La Roma aveva investito molto sul nuovo allenatore, dopo due esperimenti Luis Enrique e Zeman, i giallorossi avevano bisogno di un allenatore-certezza. E adesso? Sabatini ha da tempo contattato Blanc, ex Ct della Francia. Ha nel mirino Donadoni che però si è legato al Parma e non sarà facile convincere Ghirardi a liberarlo.

Libero c'è anche Mancini, ma costa troppo oltre ad essere un ex laziale doc. Sicuramente un colpo basso per Sabatini che però doveva stare in campagna: qualche anno fa Allegri non si presentò in chiesa il giorno del matrimonio. Non è la prima volta che cambia idea.
Le idee di Moratti, invece, stanno frullando. Vendere o non vendere? Il gruppo Thahir vuole l'ottanta per cento del pacchetto azionario, ha denaro fresco da mettere sul mercato per far tornare l'Inter subito grande. Per Moratti è una scelta dolorosa, c'è di mezzo il cuore, la passione, il tifo, ma l'economia non è più florida. Si stanno studiano soluzioni per un addio graduale. Moratti ha chiesto di restare al timone del club anche senza essere più l'azionista di maggioranza. Si stanno studiando soluzioni soft, probabilmente agli indonesiani basterà il controllo finanziario. Poche ore e sapremo se Moratti farà il grande passo o l'Inter resterà per sempre una cosa di famiglia.
A proposito di famiglie. Tra Diego Della Valle e John Elkann è guerra aperta, come abbiamo più volte scritto e anticipato, ribadiamo che l'affare Jovetic alla Juventus è difficilissimo. I viola vogliono 30 milioni in contante perché così c'è scritto in una scrittura privata, una sorta di clausola rescissoria. La Juve non li ha e anche se li avesse, difficile che il avvalli l'affare.
Così la Juventus prova a far cassa vendendo alcuni dei suoi gioielli. Marchisio ha detto sì al Monaco di Ranieri. Guadagnerà 6 milioni, il doppio di quanto gli passa la Juve. Ai bianconeri andranno 25-30 milioni che saranno reinvestiti per Higuain, Tevez o Jovetic. Ma per quest'ultimo potrebbero non bastare....