Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Demetrio Albertini

...con Demetrio Albertini
martedì 4 dicembre 2007, 22:332007
di Christian Seu

Il rinnovo di Donadoni? "Non tocca a me decidere". Ronaldinho? "Rimane al Barcellona". Zambrotta? "I rapporti tra Barça e Milan sono ottimi...". Pensieri in libertà, quelli espressi da Demetrio Albertini, 36 anni di cui 17 spesi sui campi di serie A (con Milan, Lazio, Atalanta), B (col Padova) e Liga spagnola (con Atletico Madrid e Barcellona), prima di accomodarsi dietro una scrivania. Vicecommissario della Figc- nell'era post Carraro, è oggi vice del presidente Giancarlo Abete. Fu proprio l'ex centrocampista, nell'estate 2006, a scegliere Roberto Donadoni come successore di Marcello Lippi sulla panchina dell'Italia tetracampione del Mondo. Una scelta che fece storcere il naso a molti all'epoca, suscitando non poche critiche.

DONADONI? UNA SCOMMESSA VINTA
"Rivincita? No, non la metterei su questo piano. Sono sicuramente soddisfatto per la qualificazione ottenuta, un risultato davvero importante considerato il calibro delle formazioni che componevano il girone. Al di là delle critiche, conta il dato oggettivo: ci siamo qualificati da primi del girone, conquistando meritatamente l'approdo agli Europei. Il sorteggio per Svizzera-Austria? Senz'altro un girone duro, ma d'altronde la competizione continentale è molto elitaria, le sedici squadre che si contenderanno il titolo sono di livello. Con la Francia sarà una sfida senz'altro ricca di significati, ormai ci conosciamo a memoria dopo tutti gli incroci dei mesi passati".
Dipenderà dall'esito di Euro 2008 il rinnovo di Donadoni?
"Non sta a me rispondere a questa domanda. E' una questione che non è di mia competenza".

RONALDINHO NON ANDRA' AL MILAN
Lei ha vestito per qualche mese la maglia del Barcellona. Ronaldinho sembra ora messo in discussione dagli stessi compagni, Rijkaard non ha esitato a relegarlo in panchina. Che ambiente si respira in Catalogna?
"Lo spogliatoio che ho vissuto io due stagioni fa è sicuramente molto diverso da quello attuale: molti dei calciatori che c'erano allora oggi non ci sono più, altrettanti nuovi ne sono arrivati. Sicuramente l'ambiente di Barcellona è esigente, la tifoseria pretende molto ed è costantemente abituata a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Ma a mio giudizio Ronaldinho si riprenderà alla grande ed è destinato a rimanere in blaugrana per molti anni ancora. Un approdo in Italia? In questo momento, sinceramente, lo vedo molto difficile".

ZAMBROTTA L'IDEALE PER ANCELOTTI
Rimaniamo in casa blaugrana: Zambrotta-Milan si farà?
"Zambrotta potrebbe essere l'acquisto giusto per il Milan. Mi pare che il giocatore abbia espresso il desiderio di tornare in Italia, a quanto ho appreso dalla stampa. Sicuramente posso confermare che tra Milan e Barcellona intercorrono ottimi rapporti da diversi anni, perciò qualora ci fosse la reale possibilità di concretizzare questo tipo di trattativa, credo che le due società non faticherebbero a trovare un accordo".

MILAN VERSO TOKYO
Nelle prossime ore il Milan partirà alla volta del Giappone per giocarsi il Mondiale. Come vede la squadra di Ancelotti, lei, che quella coppa l'ha alzata nel 1989 e nel 1990?
"I rossoneri partono come logici favoriti del torneo. Credo che la preparazione atletica, ma anche psicofisica, approntata in estate, sia stata finalizzata ad ottenere la massima forma per la rassegna nipponica. Al Milan non si sono nascosti fin dallo scorso maggio, indicando il Mondiale per Club come obiettivo primario della stagione".