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...con Giampaolo Pazzini

...con Giampaolo Pazzini
venerdì 28 marzo 2008, 00:002008
di Raffaella Bon e Gianluigi Longari

Finalmente un po' di pace. Dopo tante critiche, Giampaolo Pazzini ha finalmente deciso di rispondere sul campo a chiacchiere e dicerie, facendo la cosa che meglio gli riesce: i gol. E si è trattato di reti pesanti, che stanno consentendo alla Fiorentina di restare in piena corsa per un posto nell'Europa che conta, la Champions League. L'attaccante viola, in questa intervista, ci racconta come ha vissuto il periodo complicato che ha dovuto affrontare, oltre ovviamente a palesare la felicità per come stanno andando le cose adesso. Senza tralasciare qualche battuta sui compagni, sia i vecchi che gli attuali...

Hai reagito bene dopo la gara con il Siena...
"Per la verità, a parte le due ore successive, ci ho riso sopra, la mattina dopo mi hanno massacrato nello spogliatoio, è stata una cosa incredibile. Il lunedì dopo quella partita avevo rimosso tutto e mi ero concentrato sulla gara successiva. Insomma, l'avete visto o no, come sono andato tranquillo a battere il primo rigore contro l'Everton?"

Non hai sentito la minima emozione?
"Sono andato molto tranquillo, mi sono allenato, sapevo che era un rigore importante è stato il primo e quindi era importante. Ero contento di aver dato una mano alla squadra, mi ha dato fiducia".

Poi è arrivato un gol pesante, contro la Lazio...
"Sono molto contento. Entrare in campo e decidere la partita è il massimo: una felicità immensa. Un gol che vale a noi tre punti ma soprattutto che tiene lontano il Milan. Il merito perché sono stato decisivo non è solo mio, ma anche della squadra che mi ha messo in condizione di esserlo. Il mio compito è quello di farmi trovare sempre e comunque pronto. Questa volta mi è stato chiesto di andare in panchina, di aspettare l'occasione di entrare in campo e di colpire... Ci sono riuscito e sono soddisfatto".

Un periodo positivo per te, dopo diverse critiche?
"Sono contento, credo di avere pagato la fiducia della società. Mi spiace per le prime dieci giornate dove potevo fare certamente di più. Sono cambiato in meglio in queste ultime giornate e spero di continuare così".

Il tuo futuro?
"Io per la Fiorentina firmo in bianco, sto da dio e ringrazio il Direttore che mi dà fiducia e quando la ripago come domenica, sono felice".

E' vero che senti ancora Toni?
"Una telefonatina ogni tanto ma quello che ci diciamo, non ve lo svelo... Sono cose nostre".

Ti senti più prima o seconda punta?
"E' uguale, dipende dal modulo, non da me. L'importante è che io riesca a dare una mano sempre alla squadra, certo ora sto meglio, sto migliorando ed i gol servono. Con il passare del tempo uno migliora da tutti i punti di vista, tattico e tecnico..."

Prandelli ha sempre detto che ti mancava un po' di egoismo
"Ci ho messo un po' di tempo, pensavo alla squadra, ai movimenti che dovevo fare e poi non tiravo in porta, cosa assurda per un centravanti. Ma ora sento che mi è scattato dentro qualcosa, sono più cinico, più cattivo. E pure più egoista, come mi aveva chiesto Prandelli. Ho voglia di segnare, di essere decisivo".

Tra i tuoi compiti c'è anche aiutare la squadra...
"Fra i miei compiti c'è anche quello di aiutare la squadra nella manovra e magari di fornire a Mutu o a chi per lui qualche pallone invitante".

Dovessi tracciare un bilancio della tua stagione?
"In estate avevo sognato un inizio diverso, mi aspettavo qualcosa di più. Ma non voglio voltarmi indietro. Ripeto, il lavoro di questi mesi mi è servito, mi ha fatto crescere. E so di poterlo fare ancora".

Il dualismo con Vieri?
"Il dualismo ci stimola, ognuno cerca di sfruttare al massimo le proprie occasioni. La squadra ci sostiene nel modo migliore e noi la viviamo nel modo giusto. La concorrenza leale non può che fare bene".

Ora arriva l'Udinese, un'altra concorrente per il quarto posto
"Sarà una partita dura e delicata, l'Udinese è una bella squadra ma la Fiorentina dovrà fare tesoro di questi due giorni di riposo per ricaricare al massimo le pile e continuare la stagione con un passo comunque straordinario Adesso sono tutti match importanti, venderemo cara la pelle. Cominciando da Udine dove vogliamo i tre punti".

Olimpiadi: si parla di una tua candidatura...
"Le Olimpiadi sono straordinarie, sarei un fuoriquota, quindi vediamo. A Wembley ci ho ripensato l'altro giorno, è stata una giornata indimenticabile".