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...con Antonelli

...con Antonelli TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 maggio 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Stagione non in linea con i programmi. Futuro? Posso restare. Con Nicola classifica da playoff. Galano all'Empoli? Può essere. Sabelli in uscita. Rinaudo e non solo, ecco chi può rimanere..."

"Dire che è stato un campionato in linea con i programmi non sarebbe giusto, offenderemmo l'intelligenza dei nostri tifosi". Non si nasconde il direttore sportivo del Bari, Stefano Antonelli, che a TuttoMercatoWeb traccia un bilancio della stagione appena trascorsa.

Avevate altri obiettivi.
"Eravamo partiti con un programma che prevedeva almeno la possibilità di entrare nei playoff. Siamo arrivati a cinque punti dal traguardo, in una stagione che ci ha visti in chiaroscuro più volte. Sicuramente nella seconda parte del campionato abbiamo fatto meglio, s'è creata continuità nelle prestazioni e nei risultati,in particolare dopo l'avvento di Nicola e con alcuni innesti fatti a gennaio,classifica alla mano, saremmo rientrati nelle prime otto posizioni. Questo era l'anno zero dell'era Paparesta. Tanto si è fatto e tanto si dovrà fare,per raggiungere gli obbiettivi prefissati".

Un errore puntare su Mangia?
"No, non è così. Gli errori servono anche per crescere e costruire e quando parti pensi di aver fatto comunque la scelta giusta.
Poi una serie di eventi e coincidenze possono confermare o meno le tue idee. E quando i risultati non arrivano,Il primo a pagare è sempre l'allenatore, lo dice la storia.
Però non c'è mai la controprova di quello che sarebbe stato a fine campionato tenendo sempre lo stesso tecnico".

E lei, rimarrà a Bari?
"È un momento di riflessione, ma trasparente e onesta che mi vede condividere con il presidente l'eventuale mia decisione. Bari è una delle prime otto-dieci piazze di serie A, abbiamo portato allo stadio da un minimo di diciottomila persone con picchi di quarantamila. C'è un interesse mediatico da serie A. Insieme al presidente stiamo facendo le giuste valutazioni. Non servono proclami, stiamo valutando insieme la possibilità di continuare. Credo ci possano essere buone possibilità che io rimanga".

Uno sguardo ai playoff: lo Spezia è fuori, il lavoro di quest'anno avrebbe meritato migliori fortune.
"Sono anni che si attesta ai vertici grazie agli investimenti del patròn Volpi che permette una gestione di alto livello. Lo Spezia è uscito alla prima partita di playoff giocando in casa contro l'Avellino, ma è una squadra ben strutturata dal Presidente Miskovic, da Bjelica e da Igor Budan con i giusti presupposti. Possono ripartire con immutate ambizioni. Magari non erano ancora pronti per arrivare alla massima categoria, ma hanno costruito qualcosa che nel futuro li vedrà protagonisti".

Oltre voi, ha deluso anche il Catania.
"Guardo sempre il contesto dove lavoro. Anche il Bologna pensava di poter andare in serie A direttamente con un costo del personale tre o quattro volte superiore a quello del Bari. Il monte ingaggi del Bologna è da media serie A. Il Catania ha avuto le sue difficoltà ma si è saputo riprendere, la società ha lavorato bene, ho grande stima di Dario Marcolin, un profilo che potrà fare bene. Alla fine il Catania ha raggiunto un risultato minimo, ma che poteva diventare difficile. L'anno scorso il Carpi pensava di poter andare ai playoff e ha rischiato di retrocedere con acquisti importanti come Ardemagni, quest'anno che è partito con un progetto ridimensionato e senza voli pindarici ha disputato un campionato straordinario senza sbagliare niente e ha raggiunto una promozione meritata con un programma iniziale completamente diverso".

Che Bari sarà il prossimo anno?
"L'importanza della piazza non può limitarsi ad una semplice salvezza ma allo stesso tempo non è più tempo di proclami. Cerchiamo di migliorare quanto fatto in questa stagione con un occhio attento anche al bilancio.Il Presidente ci ha già dato delle linee guida, che porteremo avanti insieme a Razvan Zamfir che sarà parte integrande del progetto tecnico. Con Razvan collaboro con grande soddisfazione professionale, è arrivato a gennaio con umiltà e con la voglia di conoscere il calcio italiano,dopo aver vinto tutto nel campionato Rumeno.

Mercato in uscita: Galano all'Empoli?
"Lo sento e leggo da più parti, nel calcio dietro una grande bugia c'è sempre una piccola verità. È un giocatore importante, che non ha ripetuto il campionato dell'anno scorso. Non mi meraviglierei se possa essere valutato dall'Empoli. Ma non ho mai avuto contatti con l'Empoli..."

Altre uscite?
"Quello più in vista, che ha un appeal particolare, è Stefano Sabelli. Ha disputato un campionato straordinario, è titolare con l'Under 21, un predestinato. Stiamo parlando di un calciatore e un uomo importante, un ragazzo di grande maturità".

Dei prestiti invece, chi rimarrà? Rinaudo?
"Rinaudo stato un calciatore che ha dato qualcosa di importante non solo dal punto di vista calcistico. Ma ha fatto bene lui, come Contini, Schiattarella e De Luca. Vedremo. In un campionato non facile come quello che abbiamo affrontato ognuno ha dato il proprio contributo. Vedremo quale sarà il prosieguo del mercato...".