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...con Barros Schelotto

...con Barros Schelotto
lunedì 15 agosto 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Tevez, niente Napoli e Inter: lo vogliamo al Boca. Bentancur, se chiamano Juve e Milan è giusto andare ma vorremmo tenerlo un altro anno. Palermo, io e Guillermo ti seguiamo. E il futuro..."

Due fratelli uniti dalla stessa passione. E dalla stessa professione. Sempre insieme, sempre alla guida della stessa squadra. Inseparabili. Insieme hanno pure condiviso l'esperienza di Palermo, Guillermo e Gustavo Barros Schelotto oggi allenano il Boca. La squadra che ha tanti pezzi pregiati che fanno parlare in chiave mercato. Da Rodrigo Bentancur, obiettivo di Juventus e Milan, a Carlos Tevez che fa gola a Napoli e Inter. "Ma Carlitos resta qua, ripartiremo da lui", assicura Gustavo Barros Schelotto a TuttoMercatoWeb.

Discorso diverso per Bentancur...
"La Juve ha la priorità, un accordo nato nell'ambito dell'operazione Tevez. So che c'è pure il Milan, vediamo. A noi piacerebbe tenerlo un altro anno".

Che tipo di giocatore è?
"Diciamo che ha un po' di Kucka e un po' di Khedira".

Settimana importante per l'eventuale trasferimento?
"Sì, penso che in poco tempo si saprà qualcosa. Offerte da Juventus e Milan sono difficili da rifiutare, sia per il Boca che per il giocatore. Se c'è un'offerta concreta del Milan è giusto che il ragazzo vada e prenda la decisione migliore".

Dica la verità: andrà via in questa sessione di mercato?
"Non lo so, vediamo. A noi piacerebbe tenerlo un altro anno e vederlo crescere ancora, perché ha grandi margini di miglioramento".

Lei e suo fratello, pronti per la nuova stagione?
"Sì, siamo carichi. Abbiamo voglia di fare bene, pronti per la nuova stagione".

Per voi pochi mesi in Italia, al Palermo. Come vede i rosanero per la prossima stagione?
"Hanno mantenuto la categoria, sono contento. Però è andato via un giocatore importante come il Mudo Vazquez. Ho visto che Chochev ha consegnata la vittoria in Coppa Italia, mi ha fatto piacere perché sia io che mio fratello Guillermo abbiamo simpatia verso il Palermo"

E il vostro futuro, di nuovo in Italia, tra qualche anno?
"Un giorno vorremmo tornare in Italia. Non avevamo la licenza per lavorare bene in Italia, in futuro ci piacerebbe ritornare a lavorare in Serie A in condizioni migliori".