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...con Budan

...con BudanTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 20 agosto 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Juve, sei ancora più forte. Napoli, incassato e investito bene. Palermo poco mercato, come il Crotone: Faggiano può fare bene. Ascoli, grazie per l'interesse ma non ero convinto: avevo contattato Carrera per la panchina"

"Le grandi si sono mosse tanto. La Juve ha dimostrato ancora una volta il proprio potere, quest'anno più degli altri anche in vista della Champions League; il Napoli ha incassato e investito bene e anche Rog è un'ottima operazione; ha lavorato bene anche la Samp, così come l'Atalanta". Così a TuttoMercatoWeb l'ex direttore sportivo dello Spezia, consulente di mercato, Igor Budan.

E il suo ex Palermo?
"Ha fatto poco, non in linea con quanto faceva Zamparini in passato. Vedo anche il Crotone in difficoltà ad acquistare e vendere".

Poltrone girevoli: Corvino è tornato a Firenze, a Palermo è arrivato Foschi ed è durato un mese e Galliani a breve lascerà il Milan.
"Tanti cambi, tante situazioni. Anche l'Inter, che ha cambiato allenatore. Sono le logiche del calcio, la differenza di vedute. Corvino rappresenta la vecchia scuola ma sempre aggiornata e al passo con i tempi, è tornato a far parte di un club che lavora molto anche con l'estero e porta a casa risultati. A Pescara Leone porta equilibrio ed umiltà, mentre i continui cambi di Palermo non sono una sorpresa: Foschi era tornato con grande entusiasmo, con Zamparini avevano fatto cose importantissime durante il loro primo rapporto, poi si sa, le persone cambiano e c'è meno pazienza. Tra Foschi e Zamparini è andata male, ora fiducia in Faggiano che ha fatto la gavetta, è umile e prima di spendere deve sapere tutto sull'investimento che fa: se si andrà a creare un buon rapporto tra lui e Zamparini, allora insieme potranno fare grandi cose. Poi c'è il Sassuolo che sta diventando una realtà importante. E sono curioso di vedere l'Udinese di Iachini".

Sorpreso che Pinilla sia fuori dai piani dell'Atalanta?
"Anche l'anno scorso non era la prima scelta, non per la qualità ma per le sue statistiche legate al minutaggio. Se sta bene fa la differenza e se fosse stato sempre al top non sarebbe all'Atalanta. Un po' come me quando giocavo. Sicuramente Pinilla vorrebbe essere la prima scelta, ma l'investimento che la società ha fatto su Paloschi - che non è un fenomeno ma dà garanzie importanti - porta il cileno a diventare un'alternativa. Conoscendo Gasperini, con il quale anche io ho avuto lo stesso problema professionale di Pinilla, l'Atalanta vuole giocatori sempre pronti. Anch'io ho discusso con qualche allenatore, ma qui si parla di ragioni tecniche".

E lei? Poteva andare all'Ascoli...
"Non ne ho mai avuto l'occasione di parlarne: ringrazio l'Ascoli per la chiamata, ma non ero convintissimo e forse Cardinaletti aveva percepito le mie insicurezze. Avevo contattato Massimo Carrera per la panchina. Ma non volevo accettare una cosa della quale non ero convinto. Per il futuro lavoro per migliorare le mie conoscenze sullo scouting e se penso che alla mia età (36 anni, ndr) c'è chi è in campo e gioca, rifletto con calma e vedo roseo il mio futuro".