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...con Caravello

...con CaravelloTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 14 settembre 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Roma, il mercato migliore. Vicari e Manconi, i protagonisti della B. Pigliacelli-Frosinone, poteva continuare. Domizzi, ancora al top con l'Udinese. Pinzi addio doloroso"

"È stato un mercato importante, sono state fatte tante operazioni interessanti. Calciatori di alto profilo sono tornati a giocare in serie A e questo è positivo". Parla così a TuttoMercatoWeb l'operatore di mercato Danilo Caravello.

Oscar a chi?
"Alla Roma. Ha preso giocatori importanti e ha anche venduto bene, Sabatini è stato davvero bravo. E poi uno come Dzeko non si vedeva da tempo".

E per i suoi assistiti, che mercato è stato?
"Un mercato di consolidamento e certezze".

Su chi punta in particolare?
"Sui giovani. E ci tengo a citare in particolare Vicari che s'è conquistato l'Under 21: un 94 che torna meritatamente in serie B dopo l'esordio di due anni fa. Speriamo di fare il salto in serie A. Bene anche Manconi. Jacopo ha dei colpi importanti. A lui aggiungo Berra: un 95, è uscito dal vivaio dell'Udinese e quest'anno è stato acquistato dalla Pro Vercelli, mi aspetto tanto".

Antei?
"Fin adesso è stato sfortunato, ciononostante il Sassuolo lo ha riscatto, un segnale chiaro che il club crede in lui. Mi auguro torni presto in campo".

Pigliacelli ceduto dal Frosinone, ora un campionato da protagonista alla Pro Vercelli.
"Dopo il campionato vinto l'anno scorso dove è stato protagonista, l'obiettivo era giocare il più possibile. Un giovane per crescere e migliorare deve sentire la porta. Pensavamo di potercela giocare in serie A, poi abbiamo capito le gerarchie e quindi ci sentivamo stretti nel ruolo di terzo portiere. È andato al Pescara, che lo ha prestato alla Pro Vercelli".

Udinese del presente e del passato: Domizzi e Pinzi.
"Domizzi punta a conquistarsi il posto, vuole essere ancora protagonista. Per quanto riguarda Pinzi, capito che gli spazi erano stretti abbiamo scelto di essere protagonisti da un'altra parte. Non è stato facile, né per me né per lui lasciare Udine. Ma nel futuro post calciatore chissà che non torni a Udine...ci siamo lasciati bene, ma Giampiero aveva voglia di sentirsi ancora importante".