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...con D'Agostino

...con D'AgostinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 4 marzo 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Roma e Fiorentina, che spettacolo! Totti e De Rossi, peccato perderli. Io studio da allenatore, Sarri e Spalletti i miei modelli. Udinese, mancano i gol di Di Natale. Palermo, che confusione..."

"Una bella partita, con punti importanti in palio". Parla così a TuttoMercatoWeb il doppio ex di Roma e Fiorentina, Gaetano D'Agostino. "Sicuramente - continua D'Agostino - entrambe le squadre non sono abituate a difendere, vedremo spettacolo".

Se Spalletti fosse arrivato prima...
"Per lui parla il curriculum, conosco chi ha giocato con lui e tutti ne parlano alla grande".

Totti e De Rossi: a giugno l'addio?
"Non so come finirà, ma è normale che se dovessero andar via Totti e De Rossi stenterei a crederci. Hanno fatto la storia della Roma, sarebbe surreale se partissero entrambi".

Diatriba Totti-Spalletti: da che parte sta?
"Personalità forti. Ma soltanto loro conoscono la verità, non entro nel merito anche perché vorrei fare l'allenatore e quindi capisco che ci sono determinate situazioni. Sicuramente quando si parla di Totti se ne parla di più rispetto ad un altro".

Studia da allenatore: i suoi modelli?
"In Italia è facile: Sarri, Spalletti e Montella. Mi piace studiarli per il modo in cui fanno giocare la squadra. Bene anche Sousa e mi piace Mario Somma. Manager e allenatori moderni, punti di riferimento in Italia".

Dunque dal prossimo anno pronto per il corso?
"Sì, assolutamente. Sicuramente prenderò il patentino, per il futuro vedremo perché ho ancora degli anni di contratto con la Lupa Roma".

Udinese, che fatica. Che succede?
"Beh, Di Natale per l'età che avanza non è quello di qualche anno fa. Se un giocatore non ti segna venticinque gol fai fatica. Non è facile rimpiazzare Di Natale, Inler, Sanchez, Quagliarella... puoi trovare l'annata che hai qualche difficoltà".

Come Totti con Spalletti, anche Di Natale con Colantuono ha qualche problema.
"La gestione dei grandi campioni non è facile. Parla la carriera, la personalità del giocatore. Di Natale, Totti e i grandi campioni così fanno sempre bene al calcio, anche in panchina. Ma vorrebbero sempre giocare. E ancora oggi è giusto così, perché possono inventarti la giocata in qualsiasi momento".

E il suo Palermo?
"C'è stata tanta confusione, normale che la squadra - senza punti di riferimento - ne risenta. Un po' di autogestione ci può stare, ma tutto viene determinato dai risultati che se vanno bene ci passi sopra, altrimenti fai fatica. Sono palermitano, anche se tifo Roma spero che la squadra si salvi altrimenti sarebbe un danno per la città".