Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con D'Amico

...con D'AmicoTUTTO mercato WEB
mercoledì 23 novembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Gennaio, che giro di punte! Cagliari, Borriello non si tira indietro: Marco non sia il capro espiatorio. Giovinco, perché non in Nazionale? Sebastian simbolo MLS. Udinese-Heurtaux, futuro da valutare. Maietta il Beckenbauer di Bologna"

"Ci sarà il solito giro di punte, quelle che alzano il livello delle squadre. Mi aspetto un gennaio abbastanza movimentato...". Così a TuttoMercatoWeb Andrea D'Amico fotografa il mercato di gennaio, la finestra di riparazione che si avvicina sempre di più.

A proposito di punte, impossibile non citare Borriello. Aveva cominciato molto bene, qualcuno in Sardegna si chiede dove sia il vero Marco Borriello.
"Alt. Una precisazione doverosa: il vero Borriello non è mai andato via, è sempre lo stesso. Vive la professione in maniera maniacale. Ma ogni giocatore, per quanto grande sia, è chiaro che non può prescindere dal rendimento della squadra. Marco a Cagliari ha avuto un impatto importantissimo, per finalizzare deve anche essere messo nelle giuste condizioni di farlo: forse è un momento così, dovuto a determinati equilibri. Borriello non si tira mai indietro, ma non sia il capro espiatorio del momento negativo".

Milan cinese protagonista a gennaio?
"Aspettiamo il closing...".

Lei intanto si trova in Canada...
"Sono a Montreal per la prima finale di Eastern Conference, poi il 30 sarò a Toronto a vedere la finale di ritorno. Comunque andrà vedrò la finale (sorride, ndr), perché da una parte c'è Donadel e dall'altra Giovinco".

A proposito di MLS, Giovinco simbolo e leader. Ma la chiamata dalla Nazionale non arriva...
"È uno dei nostri talenti più importanti. Quando uno va a giocare distante perde quell'attenzione che oggi bisognerebbe dare indipendentemente da dove giocano, il calcio ha una diffusione tale che il selezionatore debba vedere tutti i calciatori. In Nazionale ci devono andare i migliori. E per me Giovinco, per quello che ha fatto in questi anni, merita di essere un patrimonio della Nazionale Italiana".

Giovinco e il mercato: che succederà?
"Il suo desiderio è rimanere in MLS. La mia sensazione è che non succeda nulla, è felice ed è una riflessione non opportuna in questo momento. Sebastian ha assunto per l'MLS quello che avevo delineato nel progetto iniziale: è un simbolo, l'ambasciatore nel mondo. La Lega è pronta per giocatori importanti, non è soltanto il cimitero degli elefanti. C'è una realtà bella per poter portare avanti qualcosa di importante che è destinato a crescere. Ero a cena con Marco Di Vaio ed Alessandro Nesta, evidenziavamo il fatto che per qualità di vita e capacità strutturali ed economiche il futuro dell'MLS sarà sempre più importante".

Gennaio: trasferimenti dall'Italia all'MLS?
"Può darsi. Dipende dal livello, dagli spazi che ci sono al di fuori del salary cup. Lunedì avrò un incontro con il New York City, l'MLS è una realtà che cresce sempre di più. Los Angeles, Miami sta cercando di fare lo stadio per essere pronto nel 2018. Qui lo sport è business. Sono convinto che se l'MLS aprisse il mercato e modificasse il salry cup ci sarebbe una crescita esponenziale dei diritti televisivi".

Sorride intanto anche Donadel...
"Ha dimostrato di essere un ottimo giocatore e un ragazzo eccezionale. Ha portato la sua esperienza e il suo acume tattico in MLS. Per me è una grande soddisfazione trovarlo in finale di fronte alla squadra di Giovinco".

Nei giorni scorsi è stato in Russia: quale futuro per Criscito e Bocchetti?
"Criscito ha un rapporto speciale con l'allenatore dello Zenit, lo vedremo a lungo a San Pietroburgo. Per quanto riguarda Bocchetti ha il contratto in scadenza nel 2017 con lo Spartak, stiamo parlando del rinnovo perché per loro è un giocatore importante ma ha ricevuto apprezzamenti da più parti. Finché le cose non si fanno...".

Giulio Donati e il Mainz, un connubio vincente.
"Sono davvero contento del suo rendimento. Potrebbe essere molto utile anche alla Nazionale Italiana. È andato via molto giovane, ha giocato in Champions. Merita di essere preso in considerazione. Vedo che tanti che vengono selezionati non giocano nei loro club, giusto che chi gioca venga considerato".

Terranova pronto a tornare protagonista con il Sassuolo dopo un lungo calvario.
"Sono contento della sua ripresa. È stato davvero sfortunato, s'è rotto il crociato per due anni consecutivi. È a scadenza nel 2017 con il Sassuolo, spero che possa avere le soddisfazioni che merita".

Sorpresa: Heurtaux da uomo mercato alla panchina, all'Udinese.
"Con Iachini era partito titolare indiscusso. Visto il suo valore per me è incredibile che non giochi titolare".

Fatica a trovare spazio, a gennaio vi guardate intorno?
"Certo. Non merita di vivere questa situazione. Valuteremo la soluzione migliore".

Rivelazione Serie A: che sorpresa l'Atalanta...
"Una proprietà eccezionale. Ricordo quando portai al Chelsea Luca Percassi, ritrovarlo presidente è un sogno: sia lui che i suoi fratelli e il padre sono persone eccezionali. L'inizio della squadra è stato zoppicante, ma aver dato fiducia a Gasperini li ha ripagati. Sono molto felice per la Famiglia Percassi che per le prestazioni dei nostri calciatori Dramé e Masiello che stanno facendo davvero bene".

Intanto Maietta rinnova con il Bologna.
"Sembra il Beckenbauer di Bologna. S'è dimostrato importantissimo. A volte i giocatori vengono giudicati a prescindere dagli allenatori, un calciatore invece può fare benissimo con un allenatore e poi non essere considerato da un altro. Non si può prescindere dalla gestione per giudicare il rendimento di un calciatore. Ecco, guardate Maietta, era un corpo estraneo nel Bologna di qualche anno fa e ora è fondamentale. E la stessa cosa si può dire per Litteri: alla Ternana in scadenza, va all'Entella gioca e non gioca, a Latina lo hanno fatto andare via e ora al Cittadella, nel contesto giusto, sta facendo grandi cose".