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...con Dunga

...con DungaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 8 novembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Casting Inter, l'evoluzione del calcio. Pioli, ora tocca a te. E Gabigol farà la differenza. Milan e Roma, occhio alle pressioni. Io e il futuro, attesa senza fretta. Brasile, tutta colpa di quel di mano..."

Un casting per scegliere l'allenatore. Modus operandi inusuale, situazione fuori dalla normalità. L'Inter però, alla fine, ha scelto il suo nuovo tecnico. Ora tocca a Stefano Pioli. "Il casting? Il calcio è in continua evoluzione, la gente cerca sempre delle novità. L'Inter cambiando allenatore ha fatto una cosa diversa, ora si aspettano i risultati", dice a TuttoMercatoWeb l'ex ct della Nazionale Brasiliana, Carlos Dunga.

All'Inter arriva Pioli, che non ha mai allenato una grande squadra.
"Comunque ha fatto esperienza. Dovrà gestire una squadra che deve giocare ad altissimo livello. Sicuramente non dovrà soltanto difendere. Ha una grande opportunità. L'Inter deve vincere".

Inter che aspetta ancora di vedere all'opera Gabigol. Colpo o flop?
"Farà la differenza, soprattutto se l'allenatore riuscirà a sfruttare le sue caratteristiche principali, ossia velocità e dribbling. Nelle ultime partite dell'Inter che ho visto l'attaccante rimaneva isolato, non aveva compagni accanto. E se un attaccante resta in mezzo a tre difensori senza aiuto non è bello. Gabigol ha velocità e le qualità per fare bene, arriverà il suo momento e sarà utile all'Inter".

Uno sguardo alla serie A: come la vede?
"Roma e Milan stanno mettendo un po' di pressione alla Juventus. Ma i bianconeri sanno convivere con pressioni e difficoltà, sono un passo avanti rispetto agli altri. Bisognerà vedere se Roma e Milan reggeranno la pressione o faranno come il napoli l'anno scorso. La differenza si vedrà nei momenti di difficoltà".

E lei, mister?
"Riposo, studio, osservo. Tutto succede nel momento giusto, senza avere fretta".

L'esperienza in Nazionale non è andata bene.
"Giocavamo bene, ma qualche risultato non ci ha aiutato. Abbiamo perso contro il Perù per un gol di mano. La gente parla, dice che il risultato non è importante. Poi però perdi per un gol di mano e ti dicono che bisogna cambiare".

Tutta colpa di quel gol di mano?
"Abbiamo fatto grandi partite contro Argentina e Uruguay, dell'esperienza in Nazionale mi rimane un grande ricordo. Certo, se non avessimo preso quel gol...".