...con Foschi
"Il 2014 è stato positivo, siamo sempre noi. Il Cesena. Una squadra che lotta e che vuole salvarsi. Dispiace aver cambiato allenatore, perché quando cambi vuol dire che le cose non vanno bene e la colpa è di tutti. Ma ora abbiamo iniziato un nuovo percorso: una sconfitta in casa contro la Fiorentina e un'ottima prestazione a Sassuolo. Il mister, Di Carlo, è al lavoro...". Così a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Cesena, Rino Foschi, fotografa il 2014 della società romagnola.
Mercato: che farete?
"Abbiamo trenta giocatori, ci piacerebbe sfoltire un po' la rosa".
Almeida può andare via?
"Deve inserirsi nel contesto. Per lui, come per Carbonero, ci vuole un periodo di ambientamento. Per quanto riguarda Carbonero...guardate Vazquez del Palermo: era un oggetto misterioso, ora è diventato l'uomo mercato. Almeida è arrivato in condizioni non buone, è abituato ad altri campionati. Ci vuole tempo".
Ok sfoltire la rosa, ma davvero non farete nulla?
"Dobbiamo cercare di sfoltire, mandare a giocare chi gioca meno. L'obiettivo è salvare la società da un fallimento. Soldi per fare mercato non ne abbiamo".
Beh ci sono sempre i prestiti...
"I prestiti bisogna pagarli... è riduttivo parlarne. L'anno scorso il Sassuolo ha speso venticinque milioni. Io non ho Squinzi qui, ma delle persone che si sono rimboccate le maniche. E dobbiamo essere ancora abili e fortunati, non abbiamo soldi da spendere sul mercato".
In uscita potrebbe esserci Garritano, per trovare più spazio?
"Vedremo. Abbiamo sette punte. Se ha una richiesta giusta, ci pensiamo. Ma non metto alla porta nessuno. Parte chi trova poco spazio".