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...con Gallo

...con GalloTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 8 dicembre 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Gennaio, non servono rinforzi... ma fa comodo a tanti! Napoli, vinci il campionato. Bravo Giuntoli. Stendardo-Atalanta, avanti insieme... con il rimpianto Champions"

"Il mercato di riparazione? Fa comodo a tutti". Così a TuttoMercatoWeb l'operatore di mercato Pasquale Gallo. "Ad ogni finestra di mercato - dice Gallo - si parla sempre di rinforzi. Io però, non vedo società che devono rinforzarsi. L'Inter, in un anno, ha fatto tantissimi acquisti e la squadra, rispetto al passato, sta andando bene. Ma ancora sentiamo parlare di necessità di rinforzarsi e quindi si scatena un effetto domino: se si rafforza uno, deve fare anche l'altro. Quindi il Napoli, la Roma e così via...".

Si aspetta rinforzi?
"In teoria, no. Ma la domanda che mi ha posto, porta a pensare che tutti prenderanno provvedimenti. Io invece credo, come è congeniale al mio pensiero di persona normale, che a gennaio ci debbano essere soltanto piccole modifiche. Per una situazione particolare, un infortunio o una necessità specifica. Ma non vedo capovolgimenti di situazioni in una finestra di gennaio. Poi sì, magari il Milan si muoverà e prenderà Soriano. Una cosa è certa: ci saranno sempre più operazioni, ad ogni finestra di mercato, perché convengono a tutti. Ma una squadra si forma in estate".

Chi vincerà il campionato?
"Il Napoli. Il lavoro di Giuntoli, così come lo faceva a Carpi, si sta ripetendo in azzurro. Nonostante si dicesse che Napoli è un'altra cosa rispetto a Carpi. Non è vero. Se uno è competente e fa le cose senza spettacolarizzazione e tenendo umile una città, questi sono i risultati. Sì, il Napoli è favorito".

Fatica la Roma.
"Non riesco a trovare il male oscuro. Come stimo Giuntoli, stimo anche Sabatini che saprà sicuramente mettere a posto la situazione. Fino alla fine del campionato, la lotta sarà tra le prime quattro e l'ordine non cambierà".

Stendardo e l'Atalanta, avanti insieme?
"Ormai è un tutt'uno con il suo cognome. O a Roma o a Bergamo, è davvero diventato uno stendardo. Ritengo - senza ombra di dubbio, e per una volta voglio fare un'eccezione perché non do mai un giudizio su un mio giocatore - Guglielmo Stendardo il più grande come calciatore e come uomo tra i miei assistiti".

Ok, e il futuro?
"Mi fa piacere che sia in una società organizzatissima, modello, come l'Atalanta. Ma la meraviglia è che non faccia la Champions League".