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...con Iachini

...con IachiniTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 26 novembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Milan, senza coppe puoi arrivare in fondo: ma la Juve c'è. Eder-Valencia? Starebbe bene ovunque. Gabbiadini, meglio cambiare aria. Belotti, Vazquez e Dybala: felice di avervi cresciuti. E io aspetto..."

"Lo ha confermato: la Juve è la squadra più forte e continua del campionato. La continuità di lavoro paga". Parole firmate Giuseppe Iachini, ex allenatore di - tra le altre - Palermo e Udinese, a TuttoMercatoWeb.

E il Milan di Montella?
"Sta avendo una buona continuità. Ma competere con la Juve mi sembra complicato. Le coppe potranno essere un metro di valutazione per cambiare gli scenari, il Milan non avendo le coppe può fare la settimana tipo. Ma la Juventus rimane favorita".

Il Valencia tiene d'occhio un suo figlioccio: Eder.
"Starebbe bene dappertutto. È un grande giocatore, un professionista esemplare. Ha caratteristiche che nel calcio moderno danno velocità, profondità, superiorità numerica. Farebbe comodo a tutti. Ma non so se l'Inter se ne priverà".

A Napoli invece delude Gabbiadini.
"È un ottimo giocatore, però a volte può capitare che i calciatori in alcune piazze non riescano a far scattare la scintilla giusta. Gabbiadini potrebbe fare le fortune di qualsiasi squadra, magari a Napoli non è riuscito a trovare la tranquillità per esprimersi al meglio".

Meglio cambiare aria?
"A volte basta un gol, una situazione per ritrovarsi. Però altre volte puoi provarle tutte e quel giocatore non riesce a trovare la giusta fiducia e allora è meglio cambiare ambiente, può essere un motivo per ritrovarsi".

Sorride Belotti, che continua a segnare.
"L'ho allenato giovanissimo, sono contento per lui. Giusto dare i meriti a chi lo ha scoperto, ossia Giorgio Perinetti che lo ha portato al Palermo. Andrea già da giovane faceva vedere le sue qualità, ora è maturato ulteriormente. Bravo il Torino a crederci e lui a dare continuità con umiltà e impegno, doti che lo contraddistinguono".

Il Gallo, Dybala e Vazquez. Mica male gli ultimi tre attaccanti che ha avuto e sono cresciuti con lei...
"Andrea arrivava dall'AlbinoLeffe, Dybala era un oggetto misterioso e Vazquez era in procinto di partire. Sono felice di averli svezzati e valorizzati. Merito alla squadra, alla società e al mio staff".

Conta i giorni che la separano a giugno per tornare, eh?
"Sempre meglio stare sul campo e allenare che stare a casa (sorride, ndr), ma fa parte del calcio. Ci sono momenti, passaggi particolari. Ma vanno vissuti con equilibrio. Intanto guardo partite, seguo un po' il campionato inglese e tra qualche settimana andrò in Inghilterra a trovare qualche amico allenatore. A proposito, sono contento per i nostri italiani in Premier: la scuola di Coverciano non sbaglia".