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...con Iachini

...con IachiniTUTTO mercato WEB
giovedì 16 febbraio 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
"Il mio viaggio nella casa del Manchester City, che bravo Pep! Udinese, mi serviva tempo... Felice che la difesa a quattro funzioni. Palermo, salvati. Io pronto a ricominciare. E presto andrò a vedere il Chelsea..."

Valigia, check in e... via. La scorsa settimana Beppe Iachini è volato in Inghilterra, a caccia dei segreti di Pep Guardiola. Nella casa del Manchester City. Qualche giorno fianco a fianco con Pep, per studiarlo e per aggiornarsi. "Tra noi c'è un bel rapporto professionale, era venuto anche a Brescia quando allenavo le Rondinelle", ricorda Iachini a TuttoMercatoWeb. "Con Pep - prosegue il tecnico marchigiano - siamo rimasti in buoni rapporti, ho avuto l'opportunità e sono andato a trovarlo per un aggiornamento professionale per capire le dinamiche e le differenze che ha trovato nei vari campionati. Abbiamo fatto una bella chiacchierata, è stato un bell'incontro. Pep è un ragazzo umile, ha riconosciuto l'esperienza in Italia anche perché abbiamo avuto lo stesso allenatore: Mazzone. Ci rivedremo in estate".

Da cosa è rimasto impressionato in particolare?
"Dalla grande organizzazione. Hanno un centro sportivo importante, delle strutture fantastiche. Sono entrato nella casa del Manchester City, un luogo fantastico. Si può lavorare davvero bene. E poi c'è grande voglia di vittoria. Il lavoro di Pep sta funzionando, i risultati arrivano. Sono convinto che con il tempo il Manchester City darà del filo da torcere da tutti".

La sua filosofia di gioco è differente rispetto a quella di Guardiola...
"No. I moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori. Al Piacenza e al Chievo ho usato il 4-3-3. Quando un allenatore può scegliere il modulo allora porta in campo le sue idee. Io il 4-3-3 l'ho fatto in più occasioni, poi però se le caratteristiche non te lo permettono allora devi cambiare. Bravo Pep ad impostare le sue squadre con il suo schieramento di punta, condividiamo molto l'idea del possesso palla, del palleggio e della verticalizzazione".

Serie A: le sue impressioni?
"Juve, Roma e Napoli si stanno confermando. Stanno dando continuità al lavoro dell'anno scorso. Bene anche l'Inter, da quando è arrivato Pioli. Ma la vera sorpresa è stata, fin qui, l'Atalanta: una partenza non brillantissima, con un allenatore nuovo. Serviva del tempo e l'Atalanta è stata brava a dare fiducia e tempo a Gasperini".

Tempo e fiducia che invece l'Udinese non le ha dato...
"Beh, avevamo anche più punti dell'Atalanta. Avevamo cambiato modulo alla seconda giornata, valutate anche le caratteristiche dei giocatori pensavamo che non si potesse andare avanti con la difesa a tre. Così ci siamo schierati a quattro dietro. Era la strada giusta, infatti abbiamo vinto contro Empoli e Milan. Poi gli infortuni non ci hanno permesso di proseguire il cambiamento che stavamo portando avanti. Peccato, ero convinto che si potesse fare un campionato giusto".

E infatti, adesso, l'Udinese gioca a quattro.
"Era il modulo su cui stavamo lavorando noi. Ci voleva un po' di pazienza. Attraverso il lavoro si poteva far crescere la squadra con il nuovo modulo, che ora ha portato avanti Delneri facendo bene. Mi fa piacere: ci avevamo visto giusto".

Sorpreso che Heurtaux non trovi spazio? Con lei giocava sempre...
"Ha qualità, a me piace. Quando è stato impiegato ha fatto bene. Non so le dinamiche attuali. Ma rimane un buon giocatore".

Il suo ex Palermo si salverà?
"Situazione difficile, però c'è lo scontro diretto all'ultima giornata in casa. In teoria, oggi, il Palermo è la squadra che deve recuperare meno punti: cinque dall'Empoli. Non è semplice, in serie A niente è facile. Ci vorranno delle vittorie consecutive. Non me ne vogliano gli altri ma tra le squadre in lotta, per affetto, per quello che ho vissuto, chiaramente tifo Palermo".

Mister, il prossimo viaggio?
"Andrò a trovare Antonio (Conte, ndr) per vedere gli allenamenti del Chelsea. Sono esperienze che arrichiscono dal punto di vista professionale".

E poi in estate pronto a ricominciare...
"Direi di sì. Per ora vedo partite, studio, mi aggiorno".

Valuterebbe un'esperienza all'estero?
"Valuto tutte le opportunità. Nessuna preclusione. Ma l'Italia è l'Italia...".