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...con Imborgia

...con ImborgiaTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Parinello
domenica 30 ottobre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Inter, tempo a De Boer e ti porta in zona Champions. Samp, Giampaolo professore di calcio. Palermo senza progetto, De Zerbi scelta coraggiosa...Reja l'ideale. Parma, il mercato per essere competitivo"

Panchine bollenti. Dall'Inter alla Sampdoria passando per il Palermo. Giornata di campionato che può regalare colpi di scena. "L'Inter è una società solida, ricca. Può permettersi investimenti non fruibili nell'immediato come per esempio Gabigol che comunque è un grande acquisto. In una situazione così è anche normale che questa proprietà - che dà l'impressione di essere presente - possa pensare di cambiare allenatore. Del resto il cambio sembrava nell'aria prima della partita contro il Torino, poi è bastata una vittoria per non cambiare allenatore", dice a TuttoMercatoWeb l'ex dirigente di - tra le altre - Salernitana e Parma, Antonio Imborgia, oggi consulente di mercato di alcune società.

De Boer traballa, Leonardo aspetta e scalpita...
"De Boer in questi anni ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. La squadra è stata confezionata per un altro allenatore, non per lui e quindi è giusto che gli venga dato più tempo. O si sono resi conto che De Boer non è all'altezza, ma non mi sembra sia così, oppure non vogliono avere pazienza. Ma le proprietà straniere dovrebbero capire che il nostro calcio non è semplice: De Boer è un allenatore nuovo con idee nuove, l'Inter è all'altezza di Napoli e Roma ma non si può pretendere che un tecnico con una cultura del lavoro diversa cambi tutti subito senza inculcare certe situazioni. Sono convinto che De Boer se gli verrà dato tempo confezionerà il pacco regalo".

Cosa intende per pacco regalo?
"La rosa dell'Inter è superiore a quella del Milan. Per la qualità della rosa può ambire alle posizioni per la Champions League".

Intanto stasera potrebbe rischiare anche Giampaolo...
"Giampaolo insieme ad Allegri e Sarri è un professore di calcio. Giampaolo come lavoro di campo è uno dei migliori allenatori del calcio italiano. Metterlo in discussione è follia. Lo ritengo bravissimo. Mentre all'Inter da quello che si legge aspettano di prendere Leonardo appena cade De Boer - e non sono d'accordo perché questa è confusione - alla Samp non mi sembra che ci sia la necessità di fare alcun cambiamento: sono mancati i risultati, non la prestazioni".

Non solo Inter e Samp: a Palermo - e non è una novità - trema De Zerbi.
"De Zerbi lo conosco poco, ha allenato troppo poco per essere giudicato. Quello del Palermo è stato un cambio forzato perché Ballardini aveva deciso di andare via. Aver affidato la panchina a De Zerbi mi è sembrata una scelta coraggiosa, anche perché la squadra è modesta. Un allenatore esperto prova ad adattarsi ai giocatori che ha, De Zerbi non lo fa. Ma quando cambi un tecnico e ne prendi un altro devi sapere cosa fa. De Zerbi magari diventerà bravo, ma nel Palermo in questo momento ci vuole altro".

Per esempio?
"Reja. Lo ritengo un buon allenatore, ha una lunga carriera alle spalle e la sua esperienza potrebbe essere utile in una situazione particolare. Anche se, oggi, mettere in discussione il lavoro di De Zerbi dopo un mese e mezzo non sarebbe logico. Semmai è discutibile averlo preso sapendo il tipo di gioco che mette in pratica. Il Palermo ha scelto giovani e calciatori futuribili. Posavec è un buon portiere, Nestorovski è un buon attaccante, Sallai non è male. Ma ci vuole altro. Il Palermo è passato da Sorrentino e Gilardino a Posavec e Nestorovski".

Serie A: le rivelazioni di quest'anno?
"Torino e Genoa. Il Torino ha un progetto, guardate Belotti che l'anno scorso lo criticavano tutti perché segnava poco. Ora è un grande protagonista. Questo significa avere una linea, un progetto. Ecco, potremmo dire che i granata, così come la Sampdoria anche se con un po' di confusione e l'Inter hanno un progetto; il Palermo no perché non programma con logica".

Con quanto interesse segue il Parma?
"Con grande affetto, perché è una città straordinaria per fare calcio".

Ci si aspettava di più...
"Sta facendo un campionato in linea con quella che è la squadra. Il Parma poteva essere costruito meglio, oggi non mi sembra attrezzato per vincere sicuramente il campionato: è forte come altre cinque-sei squadre e oggi se non arrivi primo con la bagarre che c'è ai playoff rischi di fare fatica. Questo Parma vale più o meno la Reggiana e tante altre squadre ma sicuramente i dirigenti gialloblù a gennaio faranno interventi per rendere più competitiva la squadra".