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...con Leali

...con LealiTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 29 novembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"All'Olympiacos gioco per vincere, qui posso migliorare. Juve? Non ci penso. Sono in una grande squadra. Tra inglese e greco, le prime difficoltà. E che fatica giocare in trasferta..."

"Primi in campionato, abbiamo passato il turno in Europa League. Meglio di così...". Nicola Leali, portiere dell'Olympiacos, parla a TuttoMercatoWeb e racconta la sua esperienza in Grecia. "Le difficoltà? Ho un inglese scolastico, parlarlo tutti i giorni è un po' difficile ma sto studiando. E comunque capisco tutto", prosegue il giovane portiere di proprietà della Juventus.

E con il greco, come va?
"So dire qualche parola, tipo buongiorno, buonasera, ciao e qualcos'altro. Per fortuna si parla in inglese...".

Come è nata l'idea Olympiacos?
"In estate mi era stata prospettata questa possibilità, conoscendo la squadra ho accettato subito. Sono contento. Posso lavorare bene e migliorare".

Le prime differenze tra il campionato italiano e quello greco?
"Il livello delle squadre sotto magari è un po' più basso. Quando giochiamo fuori casa è un delirio, i tifosi sono scatenati. Stadi difficili, campi difficili. Diciamo che la differenza tra giocare in casa e fuori è tanta. In Europa invece il ritmo è diverso rispetto al campionato italiano e quello greco. Poi noi siamo l'Olympiacos, un'ottima squadra, che vuole sempre più vincere. Siamo seguiti e considerati una grande realtà. Abbiamo un grande stadio, un centro sportivo incredibile. C'è tutto per fare bene".

Lei protagonista in Europa League e in Coppa di Grecia.
"Ho giocato anche le ultime due partite di campionato, sono contento. Giocare meno sicuramente è più difficile, ma l'Olympiacos è una grande squadra ed è giusto che ci sia la competizione. Ho la possibilità di giocare in Europa, una bella vetrina. Voglio migliorare e giocare sempre di più".

Uno sguardo al campionato italiano: un portiere che l'ha impressionata?
"Dico Cragno, portiere dell'Under 21. Ha un grande futuro. Poi in serie A c'è Donnarumma, con lui anche Perin. Sì, ci sono giovani bravi".

Il suo cartellino è della Juve. Ci pensa?
"No. Davvero. Da qui a fine anno manca tanto, nel calcio basta un minuto per cambiare la storia. Non ci penso. Voglio solo far bene qua".