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...con Lucescu

...con Lucescu TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 13 marzo 2013, 00:002013
di Alessio Alaimo
"Lascio Lo Shakhtar, tornerei all'Inter... con Moratti rapporti eccezionali. Io al PSG, i comunisti non volevano"

Ritorno al passato, con più esperienza e voglia di imporsi anche in Italia. Mircea Lucescu a fine stagione dirà addio allo Shakhtar e lo annuncia a TuttoMercatoWeb. Per il futuro ci pensa anche l'Inter, una tentazione del presidente Massimo Moratti, che ha seguito la maturazione dell'allenatore rumeno e il lavoro svolto in Ucraina.

Lucescu, chiamate da Moratti?
"È importante che se ne parli, mi fa piacere. Però voglio finire bene il campionato, la mia squadra deve chiudere vincendo. A maggio finisce il mio contatto, in nove anni abbiamo fatto un buon lavoro, promosso giocatori giovani e acquisito prestigio internazionale. Ad oggi a fine stagione lascio lo Shakhtar Donetsk, ma può succedere di tutto".

Tornerebbe in Italia?
"Non escludo nulla. Mi piacerebbe ritornare ad allenare in Italia, in questi anni ho acquisito maggiore esperienza vincendo diversi titoli e facendo crescere tanti giovani. Però ora devo pensare a chiudere bene con la mia squadra e cercare di vincere quello che è possibile".

L'Inter quest'anno non va. Che succede?
"Tutto normale. Per anni l'Inter è stata protagonista, ha vinto tutto e avuto giocatori di grande esperienza. In questo momento probabilmente serve cambiare, costruire una squadra nuova, giovane e forte. Bisogna prendere una decisione importante per il futuro. I cicli finiscono, accade ovunque".

E lei, in che rapporti è rimasto con Moratti?
"Eccezionali. Lui ha capito le difficoltà che ho avuto all'Inter: c'erano tanti giocatori a fine contratto, abbiamo avuto dei problemi. Ricordo anche gli errori arbitrali contro di noi. Incredibile. Sono stato sfortunato. Per il futuro però, ripeto, non escludo niente".

E se le dico PSG cosa mi risponde?
"Che è una bellissima squadra con grandi giocatori, matura per vincere qualcosa. Al PSG dovevo andare nel 1984, ero anche stato invitato a Parigi dal presidente dell'epoca".

Perché non è andato?
"Il regime comunista non me lo ha permesso. Ma ora, per fortuna, c'è un'Europa unita".