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...con Milanese

...con MilaneseTUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
venerdì 11 luglio 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Leyton, non potevo chiedere di meglio. Ok da giocatore in Inghilterra, ora ci provo da ds. Giocatori italiani? Può darsi, ma prima vediamo la forza della squadra. Obiettivo seconda divisione..."

Una nuova opportunità. Mauro Milanese lascia l'Italia e vola in Inghilterra. Destinazione Leyton. Tutto fatto, l'ex ds del Varese è il nuovo uomo mercato della società inglese, che punta ad andare in seconda divisione inglese. "Non potevo chiedere di meglio", dice Milanese a TuttoMercatoWeb.

Perché il Leyton?
"Avevo altre possibilità. Potevo andare al Reading, poi si è pesentata questa opportunità del Leyton. Da giocatore sono andato all'estero, in Inghilterra dove ora voglio mettermi in gioco da direttore sportivo".

Ha scelto una società di terza serie inglese...
"Non ho guardato la categoria e neppure il profilo economico o la durata del contratto. È giusto dimostrare le proprie capacità dove si hanno gli stimoli. Londra me lo permette, sono contento di aver ottenuto quello che speravo. Una cosa è fare il giocatore, un'altra il direttore sportivo e punto a fare bene".

Lei al Leyton, Salerno al Leeds, Nani al Watford. Gli italiani all'estero siete tanti...
"Significa avere il coraggio di rischiare. Tutta gente capace che ha saputo imporsi con le proprie capacità e ora vuole misurarsi in un posto diverso. È una sfida, sono contento di trovare persone che pensano che non ci sia solo l'Italia ma anche altri posti dove si fa bel calcio. L'Inghilttera è uno dei posti più belli. Stavo per firmare con un'altra squadra, è capitato tutto in fretta. È una sfida stimolante".

Per il mercato guarderà all'Italia?
"Qualche pensiero si farà. Anche se il modo di fare calcio è diverso e non tutti i calciatori vanno bene per il calcio inglese. Piano piano vedremo le qualità della squadra. Il mercato poi rimane aperto per i prestiti tutto l'anno, il presidente ha appena preso il club e ora verifichiamo entità e forza della squadra che non è andata in serie B per un rigore. Qualcuno è andato via, ma c'è una buona base sulla quale lavorare. Daremo la precedenza ai giocatori inglesi, non guarderò l'Italia ma la forza della squadra e i ruoli che vanno colmati in base alle esigenze dell'allenatore".

Obiettivo seconda divisione quindi?
"C'è un presidente ambizioso e anche una società giovane. Tutti vorremmo la promozione. Fare meglio dell'anno scorso significherebbe andare in serie B. Ma non è facile, perché pur essendo un club storico e glorioso non ha un suo profilo di tanti anni di A e B. Proviamo a fare bene".