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...con Perinetti

...con PerinettiTUTTO mercato WEB
© foto di Vincenzo Blandino
giovedì 27 febbraio 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Bari serbatoio di passione, mi dispiace per i tifosi e i Matarrese: in Puglia ho fatto il mio dovere. Berta come mio successore? Sì, avevo fatto il suo nome. I miei ricordi in biancorosso. Mercato: Sosa all'Fk Senica, Bacinovic e Struna..."

Si chiude l'era dei Matarrese a Bari. Un'epoca fatta di luci e ombre, successi ed insuccessi. Sabato i biancorossi andranno di scena a Palermo, una partita speciale per Giorgio Perinetti, che a Bari ha ottenuto risultati importanti e ha riportato in festa il San Nicola. Poi l'addio, voluto dai Matarrese. E il resto è storia recente. La società è destinata al fallimento, potrebbe arrivare un nuovo imprenditore entro i tempi previsti e farle mantenere categoria e denominazione. Oppure il Bari che verrà potrebbe ricominciare dalle serie inferiori. Una situazione in evoluzione. A TuttoMercatoWeb ne parla proprio Giorgio Perinetti, direttore dell'area tecnica del Palermo.

Perinetti, Bari in fallimento: che effetto le fa?
"Il Bari appartiene alla storia del calcio italiano, è un serbatoio di passione. Mi dispiace per i tifosi e per la famiglia Matarrese, che ha dato un contributo importante in questi anni al movimento calcistico e ora che ha ritenuto opportuno fermarsi, spero che il Bari trovi una soluzione alternativa".

Dopo il suo addio al Bari aveva suggerito Berta?
"Su richiesta della proprietà mi sono interessato al mio possibile successore. Tra i vari nomi, Angelozzi e Castagnini, avevo parlato anche di Berta, che stava facendo bene a Parma e avrebbe potuto rappresentare un'ottima soluzione. Adesso Berta ha trovato una collocazione di prestigio all'Atletico Madrid e sono contento anche delle parole che ha speso per me, mi fa piacere essere sempre utile a qualcuno".

Il ricordo più bello della sua esperienza a Bari?
"È legato purtroppo ad una sconfitta. Ma diecimila baresi a Roma rimangono un ricordo bello, una macchia di colore davvero notevole".

Quello più brutto l'addio?
"Sì. Perché non mi è stato dato modo di replicare e salutare la tifoseria. Questo mi è dispiaciuto".

In che rapporti è rimasto con la Famiglia Matarrese?
"Quando ci sentiamo sempre cordiali. E con Bari i rapporti rimangono positivi, anche se qualcuno si diverte a manipolare la realtà, ma non me ne curo perché so di aver fatto il mio dovere".

Giusto abolire i playout vista la situazione del Bari?
"Ne parleremo oggi in Lega, in assemblea. Sono decisioni delicate, vanno soppesate nella maniera giusta. All'ordine del giorno uno degli argomenti è la riforma dei campionati, una cosa da guardare con attenzione. Bisognerà valutare attentamente".

Che partita si aspetta sabato?
"Non dobbiamo sottovalutare il Bari, le ultime vicende avranno stimolato ulteriormente il gruppo. Non ci si aspettiamo un avversario distratto. Anzi, sarà una partita tosta, difficile. Quando si presentano grandi difficoltà come queste le squadre si uniscono ancora di più".

Il suo messaggio ai tifosi del Bari?
"A Siena dicevo «chiunque sia tifoso del Bari può venirmi a trovare». Sono ancora troppo legato ai baresi".

Mercato: ieri avete ceduto Sebastian Sosa.
"Lo abbiamo ceduto in prestito all'Fk Senica, ha bisogno di visibilità in Europa. Non lo conosciamo pienamente, non sappiamo che percorso fa. Così avremo modo di vederlo meglio"

Bacinovic e Struna invece rimarranno?
"Purtroppo non è stato facile completare le operazioni: in Ucraina hanno altro a cui pensare e in Russia al momento nulla da fare".