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...con Romairone

...con RomaironeTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 25 marzo 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Il mio Carpi: lavoro, passione e sacrificio. Avanti cosi. Il mercato di gennaio la nostra svolta. Gnahorè e il mio futuro..."

"Da metà novembre abbiamo iniziato un percorso per riequilibrare il sistema Carpi e ritrovare un'identità. Ci siamo riusciti, ora però manca la tappa più importante. E lavoriamo per compiere un'impresa". Parole firmate Giancarlo Romairone, direttore sportivo del Carpi, intervenuto a TuttoMercatoWeb.

Se il campionato finisse oggi il Carpi sarebbe salvo. Qualche mese fa sembravate spacciati. Quando è scattata la scintilla?
"Parte dall'impatto della proprietà di voler cambiare. Abbiamo iniziato un percorso di lavoro e sacrificio. Lavoriamo a testa bassa, soltanto così è possibile realizzare qualcosa di importante. Ancora però non abbiamo fatto niente".

Se fosse arrivato prima avrebbe fatto le stesse scelte del suo predecessore?
"Non voglio parlare del passato. Il Carpi è una realtà semplice e genuina che batte una strada costruita negli anni, da metà novembre si è tornati a ragionare con la mentalità che rappresenta il modo di fare di calcio a Carpi: passione, sacrificio e lavoro".

Non avete avuto a disposizione Gnahorè..
"Fortunatamente è tornato e sta facendo dei lavori personalizzati. Potrà tornare a giocare a calcio e questo è importante".

C'è l'idea di chiedere al Napoli il prestito per un altro anno?
"Ora pensiamo solo a lavorare. Dobbiamo percorrere la nostra strada".

Che farà in caso di salvezza?
"Niente. Davvero. Nessuna cosa particolare. Ci penseremo a cose fatte".

Sul suo contratto un'opzione per la prossima stagione. Rimarrà?
"Passa tutto dal lavoro. Ognuno di noi deve dare il massimo per il Carpi. I bilanci alla fine"