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...con Stanic

...con StanicTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 12 giugno 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Croazia pronta a dare spettacolo. Livaja non ha reagisto da professionista, non basta essere bravi. Kovacic? Dipende anche dall'allenatore. E l'Italia può andare lontano. Parma nel cuore"

Pronti, via. Un Mondiale tutto da vivere. In Brasile. Si comincia oggi, ore 22. Ad aprire i giochi sono Brasile e Croazia, la partita ha sempre un sapore speciale. "Parlare di un Mondiale è sempre bello, soprattutto se lo apri contro una squadra come il Brasile", dice a TuttoMercatoWeb l'ex stella croata Mario Stanic, oggi procuratore.

Che partita sarà stasera?
"Uno spettacolo. Non ci sono parole. Sarà una grande emozione. Al di là del risultato, perché la Croazia giocherà senza pressione. Noi dobbiamo guardare alle partite contro Camerun e Messico. Quelle sono le partite dove dove dobbiamo dare di più".

Aprire contro il Brasile però, è una bella soddisfazione.
"Sarà una partita interessante, dove presenteremo il calcio croato al grande pubblico. Negli ultimi anni ci siamo sempre stati. Spero però che non perdiamo le nostre energie oggi, ci servono per le altre partite che sono più importanti".

A proposito della Croazia. Se le dico Livaja? In Italia non ha lasciato il segno...
"Tecnicamente è molto bravo, ma non ha reagito da professionista. Non si è comportato bene. Dipende come sei, non solo da giocatore ma anche mentalmente. Il talento però non si discute".

Ci si aspetta molto da Kovacic.
"Posso solo parlarne bene: lo conosco da giovane, è un grande giocatore. Poi dipende anche dall'allenatore, da come si comporta".

E l'Italia, come la vede?
"Con la sua tradizione può andare lontano. È una squadra da rispettare, ha esperienza. Conosco Prandelli: è un grande allenatore. Ma bisognerà valutare anche i fattori ambientali".

Se le dico Parma?
"Vado due volte l'anno, c'è un grande rapporto con la città: mi sono trovato davvero bene. Ritrovo Parma volentieri, sono contento dell'anno che hanno fatto. Spero che il prossimo sia ancora meglio, magari andando in Europa senza i problemi che ci sono stati recentemente".

Giocatori croati pronti al grande salto?
"Di giocatori buoni ce ne sono sempre tanti. Ma non è più come prima. Non ci sono calciatori maturi, bisogna stare attenti quando un ragazzo cambia cultura e tradizione. Ora che siamo entrati nella Comunità Europa il mercato è molto più aperto. Ma cambiare non è mai facile".

Porterà qualcuno al Parma?
"Dipende dalla qualità, dal momento. Dalla maturità dei ragazzi. Al Parma sono legato, ma bisogna vedere di chi e di che cosa parliamo. Spero di portare, prima o poi un buon giocatore in gialloblù".