Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Trapattoni

...con TrapattoniTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
martedì 25 ottobre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Milan, ora nessuno è invincibile. Donnarumma il dopo Buffon. Juve dura a morire, si rialzerà. De Boer, visto che la scuola olandese non è irresistibile? Mi hanno chiamato dall'Africa, meglio di no..."

Manuel Locatelli e il Milan va. Rossoneri a sorpresa principali antagonisti della Juventus. "Quando sei in una condizione psicologica ottimale ti convinci che gli altri non sono invincibili", dice a TuttoMercatoWeb Giovanni Trapattoni.

Donnarumma, Locatelli... il baby Milan sorpende. Spensieratezza valore aggiunto?
"Quando hai entusiasmo credi a tutto, ogni obiettivo diventa possibile perché soffri meno la pressione".

Donnarumma il dopo Buffon?
"Le qualità le ha tutte. Ha anche un'agilità muscolare che altri non hanno. Poi mi sembra abbia anche la testa a posto. Sì, può essere indicato come l'erede di Buffon".

E la Juve?
"È sempre dura a morire. Nel dna ha la vittoria. Torino è una città particolare, vive un po' distaccata da Milano e Roma. Questo può essere un punto di forza. La Juve deve reagire, una partita si può anche perdere. L'importante è non scivolare".

Oggi il Genoa sfida il Milan...
"Sulla carta dovrebbe essere abbastanza facile, anche se Juric sta fa facendo bene. Questa partita viene dopo una vittoria sulla Juventus, i punti che separano il Milan dai bianconeri sono pochi: oggi i rossoneri possono fare ancora bene".

Dall'altra parte di Milano, all'Inter, De Boer rischia.
"Mi sembra che De Boer abbia avuto una garanzia importante della serie «non preoccuparti delle chiacchiere». Questo è un segnale, quando la squadra vede che l'allenatore non ha fiducia va per conto suo e invece non è così. Chiaro, contro il Torino bisogna vincere perché sbagliare è umano ma perseverare è catastrofico".

De Boer e l'Inter, perché questa fatica?
"Viene da una scuola olandese, dove si sentivano irresistibili. Ormai il calcio è diventato mondiale, è difficile per tutti e dipende dai momenti. Ci sta che una squadra sia in difficoltà psicofisica".

E lei, mister?
"Leggo le vostre notizie, guardo i filmati in tv. Ho avuto qualche richiesta ma dalle parti dell'Africa, non mi sembra il caso...".