13 agosto 2004, Michael Owen saluta il Liverpool. Va al Real Madrid dei Galacticos

Il 13 agosto del 2004 il Golden Boy, Michael Owen, firmava per il Real Madrid. Come spesso accade, i Galacticos vogliono spendere per un attaccante e non certo per un difensore, e la scelta ricade su chi, nel 2001, ha vinto il Pallone d'Oro ma che, nel 1998, è diventato il miglior giovane al Mondiale di Francia e due volte è stato capocannoniere della Premier League. Doveva essere la svolta ulteriore della carriera, ma quel 2004-05 sembra tanto quello di Ibrahimovic nel 2009: perché l'anno dopo il Liverpool diventerà Campione d'Europa nella serata di fine maggio contro il Milan.

Owen era la bandiera e il trascinatore dei Reds. Otto milioni di sterline più il cartellino di Antonio Nunez, che poi non finirà nella hall of fame del Liverpool. Il centravanti inglese però era in scadenza l'anno dopo e, in un calcio diverso rispetto a quello di ora, i trasferimenti venivano considerati meno onerosi se a dodici mesi dalla scadenza. 150 gol in 284 con i Reds, in sette anni, ma quel passaggio al Real Madrid e i due anni successivi al Manchester United hanno aumentato il rancore verso Owen. Poi l'idea era quella di tornare, ma nessuno ad Anfield aveva idea potesse essere una buona scelta dopo quanto successo.

Owen, qualche anno dopo, disse. “Non è mai stata mia intenzione lasciare il Liverpool, ho sempre pensato di poter essere un ‘one-club man’. Ero negli Stati Uniti durante la preparazione quando è squillato il telefono, con delle novità. Il mio agente mi ha detto che il Real Madrid era in contatto con lui e voleva acquistarmi. Non sapevo se ridere o piangere. L’unico inconveniente della mia decisione è stato che, dopo quell’anno in Spagna, non ho potuto ritornare alla squadra della mia gioventù.”