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Milan, come non detto

Milan, come non dettoTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 19 giugno 2009, 00:002009
di Alessio Calfapietra

I tifosi rossoneri si rassegnino: almeno per qualche tempo, la casella degli arrivi milanisti rimarrà ancora intonsa. Il piccolo-medio intoppo sorto dalle visite mediche di Cissokho si è rivelato determinante, un problema ai denti che si trasforma in una bastonata nei piani della dirigenza che ora dovrà cambiare obiettivo. Resta qualche dubbio sulla dinamica degli eventi, e del perchè il Milan abbia chiesto un forte sconto sul prezzo o la possibilità di ottenere un prestito, se un giocatore non è a posto fisicamente non diventa una questione di costi ma semplicemente di opportunità dell'affare. Accantonato il terzino francese, la trattativa più calda resta quella per Dzeko, si riaprirà un dialogo con il Wolfsburg all'inizio della prossima settimana. Casa Inter: la novità del giorno è la preventivata cessione di Burdisso. L'argentino non ha mai convinto durante la sua permanenza in nerazzurro ed ora i tempi per un suo allontanamento sembrano maturi. La questione Ibrahimovic rimane congelata, anche se il Lione che mette sul mercato Benzema apre inaspettatamente il ventaglio dei possibili successori dello svedese. Gli arrivi di Carvalho e Deco, liberati a cuor leggero da Ancelotti, sono già in cassaforte.

La Juventus, come detto, ha i pensieri immersi nella Liga. Alessio Secco si è intrattenuto al supermarket del Real Madrid, Mahamadou Diarra, Fernando Gago e Ruud Van Nistelrooy sono già sul carrello della spesa, ma purtroppo la cassiera non vuole battere lo scontrino perchè il maliano costa venti milioni, l'argentino non è disponibile in prestito e l'olandese non può essere messo sullo stesso piano di Trezeguet. Si continuerà a trattare, ma la sensazione è che se la Juventus proseguirà ad agitare il cartellino di Trezeguet sotto il naso dei venditori (leggasi anche Villarreal per Giuseppe Rossi) la strada percorsa non sarà molta. Il viaggio a Madrid almeno ha prodotto apprensione in quel di Udine (mai come adesso terra di conquista) ed il timore di perdere un acquirente per D'Agostino ha convinto Pozzo a concedere uno sconto alla Juventus. Un occhio alle romane: tutto tace su entrambe le sponde del Tevere. Da una parte perchè vanno definiti gli assetti societari (la questione sembra andare per le lunghe e la volontà di vendere dei Sensi è bassa) e si ci "limita" a far rinnovare i pezzi da novanta, dall'altra perchè, presentato Ballardini, confermato Zarate ed ingaggiato Bizzarri a costo zero, il leit motiv si risolve nella voglia matta di andare via da parte di Pandev e Ledesma, due pilastri della formazione biancoceleste. Non esattamente il modo migliore per festeggiare la Coppa Italia.