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Verso il tetto del mondo

Verso il tetto del mondo TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
giovedì 16 dicembre 2010, 09:302010
di Alessio Calfapietra
Tra poco tornerà la tabella trasferimenti che avete imparato ad apprezzare nel corso dei mesi. Sempre piu'aggiornata per soddisfare la vostra inestinguibile sete di mercato!

La copertina è d'obbligo per il Napoli che ieri sera ha fatto la storia, propria e del calcio italiano. L'undici partenopeo ha scardinato il fortino della Steaua Bucarest al terzo minuto di recupero, grazie all'ariete che ha rivoluzionato il peso specifico dell'attacco di Mazzarri. Edinson Cavani, pur nel quadro di una serata non felice, ha piazzato il guizzo decisivo che allunga la prima vera avventura europea del Napoli in questo millennio. Come sempre determinante, l'uruguaiano ha sopperito all'assenza di Lavezzi reggendo sulle proprie forti spalle l'intero reparto offensivo. Il Napoli oltre i confini nazionali deve ancora crescere moltissimo: queste sei partite, alcune discrete, altre inguardabili, sono state una buona iniezione di esperienza per una squadra che non ha disputato le coppe per oltre quindici anni (a parte gli infelici play-off contro il Benfica) e che aspetta con trepidazione gli accoppiamenti dell'eliminazione diretta, unica italiana a difendere in Europa League l'ormai disperante ranking continentale. Il cuore palpitante del San Paolo ha ancora una volta sospinto i suoi beniamini al traguardo finale, se il goal viene raggiunto all'ultimo respiro - e questo è successo anche fuori casa - la fortuna gioca certo la sua parte, ma se non mostri orgoglio, fiato, ostinazione e caparbietà, la Dea Bendata finisce per girarsi dall'altra parte. Un momento d'oro per il Napoli, secondo in classifica e qualificato in Europa, il resto dovrà farlo Bigon in sede di mercato. L'arrivo di un difensore mancino è scontato, il futuro di Santacroce altrettanto, mentre il rinnovo di Paolo Cannavaro tarda ad arrivare, il diesse azzurro va ripetendo che gli acquisti saranno mirati, si tratta però di consentire all'organico un ulteriore salto di qualità che non vanifichi quanto realizzato sino ad ora. I tifosi si aspettano un mercato invernale che non li deluda quanto quello della scorsa stagione, la competizione è aperta, De Laurentiis ha promesso quattro acquisti di spessore entro luglio. Il Napoli può centrare la Champions League ma deve ampliare il mazzo di carte a disposizione del tecnico, anche se la progressiva maturazione del gruppo ha consentito di ottenere già diversi risultati in assenza di Lavezzi e Gargano.
L'Inter ha guadagnato l'accesso alla finale del Mondiale per Club, superando i coreani dello Seongnam. Un'impresa piuttosto agevole, ma non scontata alla luce del capitombolo subito dall'Internacional inopinatamente superato dal Mazembe, audace formazione congolese. La posizione di Benitez non è certo solida, visto che ai segnali di ripresa evidenziati contro Twente e Parma, hanno fatto seguito le disastrose trasferte di Roma e Brema. La conquista del Mondiale per Club è condizione necessaria ma non sufficiente per la conferma dello spagnolo. Moratti è abituato ad esonerare un tecnico anche dopo una vittoria: è rimasto nella storia l'allontanamento di Simoni (reduce dal doppio successo contro Real Madrid ed Atalanta), ci sono forti indizi che possa fare lo stesso anche con Benitez, ormai reputato inadatto a condurre l'Inter ai traguardi desiderati. Ci siamo già espressi a riguardo, non riteniamo lo spagnolo la causa primaria dei mali nerazzurri, abbiamo però auspicato un suo contributo nella rinascita tecnica e fisica della squadra e come risposta abbiamo ottenuto altre due figure "del cavolo".

L'Inter ha l'opportunità di cogliere una fantastica cinquina e raggiungere così il tetto del mondo dopo 45 anni, non deve lasciarsela sfuggire a dispetto dei suoi protagonisti che continuano ad avere le gomme bucate, occorre centrare il risultato per rimpinguare il già opulento palmares del Biscione e restituire lucentezza al movimento calcistico italiano, sempre orientato verso il basso ed incapace di risalire la china. Il resto verrà dopo, l'importante è che la società prenda la decisione giusta ed eviti di lasciarsi assalire da scelte affrettate. Noi vorremmo che a Benitez fosse concesso ulteriore tempo, la realtà, schiacciata dai tredici punti di distacco dal Milan, propende invece per la soluzione del traghettatore che, beninteso, se realizzata già a gennaio trasforma il rischio che la barca affondi quasi in una certezza. La sfortunata parentesi di Zaccheroni alla Juventus dovrebbe insegnare qualcosa. Walter Zenga andrebbe a Milano anche a piedi (magari facendo compagnia a Zanetti che ha formalmente promesso questa erculea impresa in caso di goal), ma il nome piu' autorevole tra coloro che possono svincolarsi dagli attuali impegni resta quello di Luciano Spalletti, forse inidoneo a prendere una squadra in corsa. A prescindere dalla conferma o meno del tecnico, è fondamentale che l'Inter non si adagi sugli allori ed inizi immediatamente a rimpolpare la squadra, per non correre il rischio di imitare i cugini del Milan che, di fronte all'inadeguatezza della rosa, si sono per anni trincerati dietro la frase (divenuta un incubo) di Galliani: "Siamo i campioni del mondo".
Entro poche ore conosceremo il destino di Antonio Cassano. Non filtrano ancora indiscrezioni circa la decisione del Collegio Arbitrale, in ogni caso il talento di Bari vecchia ha sancito il divorzio dalla Sampdoria (in via di separazione anche con Gasparin) e dovrà soltanto aspettare di conoscere verso quale sponda del Naviglio sia indirizzato. Milan o Inter, autorevoli fonti lanciano questo possibile binomio per il futuro di Cassano, favorendo la destinazione milanista dove andrebbe a formare un tridente da sogno con Ibrahimovic e Robinho, specialmente dopo la definitiva messa da parte di Ronaldinho che a breve potrebbe ritornare in Brasile. La chiusura su Gigi Buffon. Negli ultimi giorni le dichiarazioni di Andrea Agnelli e Gigi Delneri hanno indebolito i guantoni del portiere juventino, aprendo di fatto le porte ad una possibile sua cessione nei prossimi mesi. Andiamo controcorrente e nel confermare il talento unico del ragazzone di Carrara, aggiungiamo che una sua partenza non sarebbe delittuosa per il destini bianconeri. Senza entrare nel merito di eventuali cifre (comunque nob stellari come in passato), la porta alle spalle di Chiellini e Bonucci è difesa in maniera ottimale da Storari, un giocatore che solo ultimamente sta raccogliendo i frutti delle sue capacità e che non merita di fare la semplice riserva, nemmeno ad un mostro sacro come Buffon. Innanzi ad un'offerta adeguata, la Juventus può salutare senza troppi contraccolpi Buffon, prossimo ai 33 anni - Storari ha solo un anno in piu - un campione uscito da mille battaglie e infortuni, e probabilmente non allucinato all'idea di cambiare casacca dopo dieci stagioni con la Vecchia Signora. Ogni grande rapporto conosce prima o poi il suo termine, basta che entrambe le parti lo capiscano in tempo ed escano soddisfatte da un addio reciproco e, forse, inevitabile.