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AIA, Nicchi: "Moviola in campo? Siamo pronti, aspettiamo il protocollo"

AIA, Nicchi: "Moviola in campo? Siamo pronti, aspettiamo il protocollo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 3 maggio 2016, 14:062016
di Ivan Cardia

Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha parlato della stagione del momento arbtirale ai microfoni di Sky Sport 24, partendo dal rapporto con i media: "Andiamo per gradi, oggi abbiamo fatto per la prima volta una riunione importante, in cui abbiamo mandato un messaggio, che il mondo arbitrale è sereno e trasparente. Siamo disponibili a parlare con chi vuole parlare con noi. Il calcio italiano ha bisogno di grandi movimenti di cultura, noi siamo disponibili a esportare regolamenti, chiediamo rispetto del nostro ruolo e auspichiamo che l'arbitro venga visto sempre meno come un nemico ma anzi come un garante di tutte le componenti che operano nel mondo del calcio. Noi ci siamo, vedremo cosa accadrà".

Moviola in campo: state già pensando a come affrontare questa novità?
"Noi siamo più avanti di quella che è la vita di tutti i giorni, stiamo già programmando il 2020. Non ci vogliamo mai fare trovare impreparati davanti ad alcun cambiamento: siamo neanche in fase sperimentale, vedremo cosa accadrà. Ci sono cose che possono essere utili e altre che saranno difficili da applicare, finché non ci sarà il protocollo non saremo in grado di esprimerci. Saremo pronti a collaborare, la Federazione dovrà dotare gli stadi di certi apparati. Poi cosa succederà lo deciderà l'IFAB, non noi".

Il personaggio del giorno è Claudio Ranieri. Un suo commento e magari un aneddoto.
"Lo conosco da tantissimi anni, non è una novità che abbia raggiunto questo successo che è di tutto il movimento italiano. Lo merita, non l'ho mai sentito andare fuori dalle righe: è una grande persona e un grande testimonial del nostro movimento calcistico. Fa piacere, gli vanno i miei complimenti e la mia gratitudine, non tanto per un campionato irripetibile, ma per aver dimostrato come un uomo si può comportare sia nei momenti difficili che in quelli soddisfacenti".