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Annoni: "Puntare all'Europa è il minimo che dovrebbe fare quest'anno il Toro"

Annoni: "Puntare all'Europa è il minimo che dovrebbe fare quest'anno il Toro"TUTTO mercato WEB
domenica 4 settembre 2016, 09:482016
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Enrico Annoni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Annoni ha militato nel Torino dal 1990 al '94 e attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato del mercato concluso da pochi giorni e delle prospettive della sua ex squadra.
Che cosa ne pensa di Mihajlovic e del nuovo Torino?
"Mihajlovic è un allenatore che ha sempre fatto bene, anche l'anno scorso con il Milan per la rosa che gli era stata messa a disposizione non aveva fatto male, anzi. Ovviamente dal Milan si aspettano sempre delle grandi prestazioni come se ci fossero ancora Gullit, Van Basten, Rijkaard, Paolo Maldini, Baresi, Costacurta, tutti questi grandi campioni, ma bisogna capire che ormai quell'era è finita, salvo che non se ne ricostruisca un'altra. Nel Torino Mihajlovic può fare bene, l'ambiente lo può aiutare moltissimo e lui ha il carattere per stare nel contesto granata e di conseguenza è stato un ottimo acquisto.
Per quel che riguarda il mercato del Toro, alla fine di tutto devo dire che è stato uno dei migliori della gestione Cairo".
Sono andati via anche giocatori di primo piano come Maksimovic, Glik, Peres e Immobile, non si è un po' indebolita la squadra?
"L'anno scorso Glik, ad esempio, non aveva fatto bene, forse perché si voleva risparmiare per l'Europeo, e Maksimovic aveva giocato solo da gennaio e non era più stato convocato nelle ultime partite. La difesa in generale, a parte l'inizio del campionato, aveva lascito un po' a desiderare, vidi parecchie partite e per deformazione professionale spesso mi soffermo sul reparto arretrato poiché mi viene spontaneo e di conseguenza ho notato che in più di un'occasione non era stata impeccabile. Quest'estate poi sono arrivati Ljajic, Iago Falque, Valdifiori, Castan e Hart e se anche nella prima gara di campionato con il Milan la difesa ha commesso degli errori, ma si è subito riscattata nella gara successiva con il Bologna e adesso vedremo nelle prossime partite, ma comunque io sono contento del mercato che ha fatto il Toro, per quanto possa contare la mia felicità".
A proposito della difesa, tanti tifosi sono un po' preoccupati perché il modulo è diverso, sono stati cambiati parecchi giocatori e quando è andato via Maksimovic non è stato preso un sostituto. Può rassicurarli?
"Castan come centrale è uno tosto, De Silvestri a destra non sta facendo male, Molinaro a sinistra, se è sempre concentrato, non è male anche lui.

Forse manca un altro centrale, ma Bovo potrebbe essere utilizzato lui poiché Rossettini contro il Milan non mi aveva impressionato in positivo tantissimo. L'ideale è avere i due centrali rapidi, o per lo meno uno e l'altro un po' meno, ma se si schierano due anche bravi di testa che però sono un po' lenti si fatica. In porta poi c'è Hart, il portiere dell'Inghilterra. Comunque la difesa sarà sicuramente allenata bene da Mihajlovic e se i giocatori troveranno i giusti tempi e il feeling tra di loro potranno fare bene".
Secondo lei, il Torino può puntare all'Europa League?
"E' il minimo che dovrebbe fare quest'anno. Non si può criticare il mercato che ha fatto il presidente Cairo perché è stato intelligente, forse anche su consiglio di Mihajlovic e anche perché ormai ha acquisito esperienza. La squadra, secondo me, è abbastanza solida, anche se sono discorsi che stiamo facendo dopo aver visto due giornate di campionato, ma visto sulla carta il Toro può puntare all'Europa, poi può capitare l'annata in cui va tutto storto oppure quella dove si ottengono risultati superiori al previsto e si parlerà di altri obiettivi. La cosa importante è che prima di tutto si riesca a creare un gruppo solido all'interno dello spogliatoio, non dico di amici ma quasi, poi, il trovarsi bene insieme si traduce sul campo in gioco positivo e neppure con tanta difficoltà".
Parlando di lei, quando tornerà ad allenare?
"Andrò a vedere allenamenti e partite per tenermi sempre aggiornato e penso che appena riprenderà il campionato, dopo gli impegni per la Nazionale, se riesco, verrò a Torino due giorni quando ci sarà la doppia seduta e mi fermerò anche il giorno successivo per assistere a un altro allenamento, così vedrò come allena Sinisa. Il nostro lavoro consiste nel tenersi sempre aggiornati, nel calcio non s'inventa l'acqua calda. Poi andrò a vedere anche altre squadre e se arriverà una chiamata per allenare io sono sempre pronto".