Ballotta: "Parma? Difficile commentare. Marchetti? Bravo a reagire"

L'ex portiere della Lazio dal 1997 al 2000 e dal 2005 al 2008, Marco Ballotta è intervenuto ai microfoni della redazione de "I Laziali Sono Qua", trasmissione radiofonica in onda sugli 88.100 FM.

"Parma? E' molto difficile stare a commentare una situazione del genere. Credo che abbiano sbagliato un po' tutti, a partire dalla Federazione e dalla Lega. Non penso che questi problemi siano spuntati dall'oggi al domani. Già l'estate scorsa era stata negata la licenza UEFA. Com'è possibile che si sia permesso al club di iscriversi sapendo quale fosse la situazione? Quello che mi sento di dire è che sono vicino a tutte quelle persone che sono lì in questo momento. Speriamo che possa ripetersi quanto accaduto al Bari, ovvero un fallimento pilotato per permettere alla squadra di mantenere la categoria, la B. Sarebbe davvero triste se il Parma dovesse ripartire da zero".

La Lazio di adesso. Quanto ti piace questa squadra?
"Davvero tanto. Sono molto contento che il gruppo abbia preso consapevolezza della sua forza. E' dall'inizio della stagione che la Lazio gioca un grande calcio. Nelle prime partite ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato, ma alla lunga è uscita fuori in modo eccezionale. Al momento le uniche due vere squadre che ci sono in Italia sono la Juventus e la Lazio stessa".

Da ex grande portiere cosa pensi di Federico Marchetti? Dopo tanto tempo è riuscito a tornare in Nazionale...
"Mi fa piacere che sia tornato in Azzurro. E' stato molto bravo a reagire ad un periodo abbastanza difficile come quello che ha vissuto nella passata stagione ed ha avuto la fortuna di trovare un Mister come Pioli che dal primo giorno ha deciso di puntare su di lui. Le sue qualità non sono mai state in discussione. Ha vissuto semplicemente una stagione no".

Dopo la sosta ci saranno due partite molto importanti, prima in Campionato con il Cagliari e poi in Coppa Italia con il Napoli. Tu che eri abituato ad affrontare più partite durante la settimana, come credi che bisognerà gestire il tutto?
"Non sarà facile. Ricordo che al mio primo anno di Lazio (1997-98, ndr) ci ritrovammo in finale di Coppa Italia, in finale di Coppa UEFA e a lottare per lo Scudetto. Fortunatamente vincemmo la Coppa Italia, ma faticammo molto ad arrivare a fine stagione e rischiammo seriamente di non vincere niente. Bisognerà essere bravi e determinati nell'affrontare entrambe le partite con il giusto atteggiamento".

Come vedi la corsa al secondo e al terzo posto?
"Sarà un finale molto appassionante, ma in questo momento vedo la Lazio favorita per il secondo posto. Dopo metto la Roma e il Napoli e leggermente più indietro Fiorentina e Sampdoria".

La forza della Lazio di quest'anno è senza dubbio il gruppo, ma c'è un singolo che ti piace più degli altri?
"Felipe Anderson. E' in grado di spostare gli equilibri di una partita in qualsiasi momento, un calciatore davvero straordinario".

Chiudiamo su Stefan De Vrij. Ti aspettavi fosse così forte? Qualcuno qui a Roma ha fatto un paragone importante con Nesta...
"Io lascerei da parte Nesta perchè stiamo parlando di uno dei più grandi difensori della storia del calcio. Senza dubbio però ha messo in mostra delle qualità importanti e, avendo solo 23 anni, non può che migliorare ancora".