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Ballotta: "Per la Lazio l'obiettivo europeo diventa determinante"

Ballotta: "Per la Lazio l'obiettivo europeo diventa determinante"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 23 febbraio 2016, 15:592016
di Chiara Biondini

Marco Ballotta, storico ex della Lazio è intervenuto ai microfoni dela trasmissione "I Laziali Sono Qua", sugli 88.100 FM di Elleradio.

Sulla partita di giovedì contro il Galatasaray
"Secondo me la Lazio ha tutte le carte in regola per passare il turno ed arrivare fino in fondo in Europa League. Alla luce della situazione in campionato, l'obiettivo europeo diventa determinante".

Sui cambiamenti che ha vissuto la Lazio negli ultimi mesi
"Probabilmente è mancata un po' di fame. I giocatori che hanno fatto la differenza l'anno scorso sono mancati sul piano della continuità. Penso ad esempio a Felipe Anderson e Candreva. Per il prossimo anno qualcosa andrà cambiato, senza ombra di dubbio".

Su Candreva
"Ho la sensazione che voglia cambiare aria. Nel mercato invernale si era parlato molto di una sua possibile partenza. Forse è arrivato ad un'età in cui vorrebbe avere la certezza di poter lottare per qualcosa di davvero importante".

Sui problemi dei vari reparti
"I problemi non derivano mai da un solo reparto. La Lazio al momento mi sembra una squadra in equilibrio, senza un reparto eccezionale o uno particolarmente scarso. Sono gli elementi che dovrebbero garantire quel qualcosa in più ad essere mancati. Troppe le prestazioni piatte in una squadra che vive troppo di alti e bassi, anche a causa dei numerosi infortuni. Mancano i sostituti per riuscire a sopperire a questo tipo di assenze".

Sulla grande abbondanza di giovani presenti in rosa
"Il progetto della società può essere giudicato positivamente se si parla di prospettive future, ma poi bisogna capire quali pedine possano essere sacrificate per muovere il mercato e puntellare la squadra con elementi di esperienza in grado di garantire qualcosa di importante. Anche se un progetto-giovani deve basarsi sul mantenimento degli elementi cresciuti in casa, che devono restare quando sono pronti per esprimersi ad alti livelli".

Su Pioli
"I bilanci si fanno alla fine. Bisognerà vedere come si chiuderà la stagione. Se la società crede nel progetto si può puntare sul ricambio dei giocatori mantenendo però la stessa guida, dando così un segnale di continuità. Va detto però che sono due anni che la squadra fatica molto ad inizio stagione. Questo è un aspetto sul quale il tecnico dovrà eventualmente lavorare".

Sul campionato
"La Juventus si è resa protagonista di un recupero impressionante, ma ci è riuscita perché le altre squadre gliel'hanno permesso, rallentando costantemente. L'equilibrio può giovare per far crescere il calcio italiano e farlo tornare ai livelli del passato".

Sui portieri della Lazio
"Marchetti e Berisha sono due titolari. Credo che uno dei due a fine stagione partirà. Mi sembra chiara che la scelta sia caduta su Marchetti, sia alla luce del parere di Pioli che del recente rinnovo di contratto. Berisha farà le sue considerazioni. Guerrieri è un giovane di grande prospettiva, ma per lui sarebbe ideale vivere un anno fuori, per giocare e fare esperienza sul campo".