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Sergio Battistini: "Milan, Berlusconi non vorrà stare ancora dietro"

Sergio Battistini: "Milan, Berlusconi non vorrà stare ancora dietro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 26 marzo 2014, 15:242014
di Antonio Vitiello

Ai microfoni di MilanNews.it in vista di Fiorentina-Milan, il doppio ex Sergio Battistini ci dice la sua sul momento dei rossoneri.

Sergio Battistini, tutti i pronostici sono a favore della Fiorentina. Partita già segnata?
"Certamente non è un momento facile per il Milan, anche se nell'ultima partita ha pareggiato. I rossoneri hanno le potenzialità per venirne fuori e la Fiorentina, avendo giocato molto, potrebbe accusare la stanchezza. Credo che i rossoneri possano approfittarne e strappare un punto".

I viola hanno dimostrato un buon calcio e hanno vinto a Napoli
"La Fiorentina è una squadra che gioca per vincere e quando si gioca per vincere inevitabile ci si espone, ci si apre per accompagnare l'azione e inevitabilmente si rischia di esser puniti se l'avversario è bravo a sfruttare gli spazi lasciati. Ecco, il Milan deve approfittare di questo".

Si aspettava una situazione così difficile, considerato anche il cambio di panchina?
"È logico che quando si prende un tecnico che non ha mai allenato come in tutte le cose della vita c'è il punto interrogativo. Consideriamo che Seedorf, comunque, non è stato preso solo per quest'anno ma soprattutto per il prossimo. Speriamo che il presidente possa costruire un Milan degno di questo nome".

Cosa è mancato in questo Milan? La squadra non è cambiata rispetto a quella che un anno prima aveva centrato il terzo posto
"Senza dubbio è una squadra che nella sua ossatura ha qualcosa che manca. Non faccio nomi ma sicuramente manca qualcosa nella zona centrale, quella nevralgica: dal portiere, al centrale a il giocatore che sta davanti la difesa. Insomma, la spina dorsale".

Lei ha giocato in un Milan che ha vissuto il suo periodo peggiore: trova delle similitudini?
"Assolutamente no. Sono passati tanti anni e ai miei tempi c'era un presidente diverso. Quest'anno per il Milan è stato difficile, ma la squadra è l'unica tra le italiane andata agli ottavi di Champions. L'importante è che ci sia la voglia di ricominciare e conoscendo il presidente so che non vuole arrivare dietro le altre squadre".