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Beccalossi: "Inter attenta, la Samp non va sottovalutata"

Beccalossi: "Inter attenta, la Samp non va sottovalutata"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 novembre 2013, 19:182013
di Diego Anelli

Per analizzare al meglio la sfida tra Inter e Sampdoria in programma domenica pomeriggio a S. Siro, Il Salotto Blucerchiato, il programma coordinato da Sampdorianews.net sulle frequenze di Radio 19, ha avuto il piacere di avere ospite il doppio ex Evaristo Beccalossi, il quale si è reso protagonista di un viaggio tra passato e presente, partendo dalla sua esperienza in blucerchiato:

"Rammarico soprattutto perché all'epoca alla Samp c'era un allenatore con il quale sette anni prima ero titolare all'Inter. A volte capitava di sedere in panchina assieme al Mancio, tra noi bastava uno sguardo per intenderci, ovviamente con tutto il rispetto possibile per chi era in campo. Sono cose extracalcistiche che non valgono la pena essere ricordate. La mia assenza al Mondiale? Cose strane ne ho sicuramente trovate, ma è stata una parentesi così bella la mia vita da calciatore... all'Inter ho disputato buone annate, poi c'è stato qualche problema, a Genova il povero Presidente Mantovani mi rimase impresso perché, a fine campionato, era più arrabbiato di me per il fatto che non ero riuscito ad inserirmi nella grande famiglia che aveva creato. Io ringrazio per aver giocato negli anni '80, qualche mio compagno dei tempi dice che avremmo guadagnato di più giocando nei decenni successivi, ma uno con le mie caratteristiche non so se avrebbe giocato al giorno d'oggi. Il calcio è attuale si è molto evoluto, ora spesso si gioca tre volte a settimana tra campionato, coppe, Champions, impegni con le Nazionali, i giocatori corrono a tremila all'ora, fisicamente sono delle belve, ogni periodo ha avuto il proprio tipo di giocatori.

Ai tempi nostri c'era il tempo, la voglia anche di fare delle battute in campo mentre giocavamo in stadi con 80.000 spettatori, nel calcio odierno i giocatori sono professionisti, ognuno di loro viene considerato come un'azienda per il fatturato che porta, ogni società deve mettere insieme 24 - 25 aziende per ottenere il risultato. Non dobbiamo dimenticarci che il calcio è lo sport più bello del mondo, il fatto di essere calciatori rappresenta una fortuna consentendo di diventare famosi e dei personaggi. I giocatori attuali dovrebbero avere un maggiore rapporto umano con le persone normali, non mi piace che si chiudano in se stessi, dando poco spazio all'esterno, dovrebbero essere un po' più disponibili nei confronti dei tifosi e di chi lavora. Sarò presente domenica a S. Siro, ho imparato l'indonesiano in pochi giorni....sarà la prima occasione per essere presenti noi ex giocatori dell'Inter, poi farò qualcosa per un noto programma in onda su una tv nazionale...improvviserò un po' qualcosa.

Domenica bisognerà stare attenti, in virtù dell'amicizia che mi lega a Sinisa, sono molto contento che la Sampdoria gli abbia dato l'opportunità di tornare ad allenare in Italia, con lui vado sul sicuro, conosco bene la persona e il suo modo di lavorare, a Milano dovremo stare attenti, ho molta stima di Sinisa, la Samp non va sottovalutata, arriverà a S. Siro ben organizzata. L'Inter, dal canto suo, dovrà sfruttare il momento avendo la possibilità di stare nei quartieri alti contrariamente a quanto avvenuto nella scorsa stagione, anche in tale ottica Mazzarri sta facendo un grande lavoro".