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Beppe Ursino: "Tra i giovani dirigenti emergenti cito Manna, Accardi e Baccin"

Beppe Ursino: "Tra i giovani dirigenti emergenti cito Manna, Accardi e Baccin"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 28 marzo 2024, 07:27Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Alessio Alaimo

In una bella intervista rilasciata in esclusiva ad Alessio Alaimo per TMW, Beppe Ursino si racconta a 360°, ecco un piccolo estratto riguardante il ruolo di DS e un suo giudizio sui possibili dirigenti che potranno fare una grande carriera:

A Crotone tanti talenti valorizzati e una gestione minuziosa dello spogliatoio e sul mercato. Ha mai avuto l’occasione di andare una una grande squadra?
“No. Lavorare al Sud è difficile: se fossi stato al Nord non so cosa sarebbe successo. Al Sud devi lottare due volte per emergere, devi inventarti qualcosa. Quando, grazie alla mia amicizia con Franco Ceravolo, prendevo contatto con il mondo Juventus mi piaceva guardare come lavoravano. Avevo un bel rapporto con Luciano Moggi. Se avessi lavorato al Nord magari le cose sarebbero state diverse. Ma sono contento di tutto ciò che abbiamo fatto a Crotone. Con Raffaele Vrenna (senior, ndr), Sasà Gualtieri con cui abbiamo vinto il campionato dalla C alla B e poi con Gianni per tanti anni a Crotone, grazie anche al gruppo di lavoro e alla collaborazione di Anselmo Iovine, Emanuele Roberto, e Carlo Taschetti, abbiamo fatto cose fuori dal normale. Ma devo l’inizio del mio percorso a Crotone a Luigi Vrenna, padre di Raffaele e Gianni. Lo chiamavo Zio Luigi, mi ha trattato come un figlio”.

Da Crotone qualche anno fa è andato via…
“Non avevo più stimoli. Gli ultimi due anni ho avuto anche qualche problema. Era giusto che il presidente facesse le sue scelte senza pensare a me”.

È ancora pronto a battagliare sui campi e sul mercato?
“Si. Ma solo davanti ad un progetto giusto. Oggi mi piacerebbe lavorare come responsabile dell’area tecnica o consulente più che come direttore sportivo”.

Tra i giovani dirigenti chi le piace?
“Con Cristiano Giuntoli abbiamo un modo simile di vedere il calcio. L’ho conosciuto a Carpi. È una persona preparata e rispettosa. Un altro dirigente molto valido è Piero Ausilio. Un giovane che può arrivare è Manna. E mi piacciono anche Dario Baccin e Pietro Accardi. Faranno strada”.

Che consiglio darebbe ad un giovane che vuole fare il direttore sportivo?
“Di essere prima di tutto onesto e rispettoso verso i presidenti, i colleghi e il mondo esterno. Quando si devono prendere le decisioni, il direttore deve prenderle in prima persona. Bisogna saper gestire calciatori e tutto ciò che c’è intorno.
E la fiducia del presidente è fondamentale, ti aiuta a gestire i momenti meno belli”.

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