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Beretta sul caso Parma: "L'Assemblea di venerdì avrà pieni poteri"

Beretta sul caso Parma: "L'Assemblea di venerdì avrà pieni poteri"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 2 marzo 2015, 09:332015
di Marco Frattino

Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta è tornato a parlare del caso Parma: "Come è stato possibile affidare il club a Manenti? Fa parte dei meccanismi societari, non ha nulla a che vedere con norme particolari del mondo del calcio. Questo passaggio fu salutato, anche a Parma, con grande entusiasmo. È un meccanismo puramente societario".

Responsabilità della Lega e della Figc? "Lo escludo nel modo più assoluto, ci sono regole precise che riguardano tempi di controllo, decisioni successive e penalizzazioni che sono le sanzioni previste. Ci sono dei dati valutati a giugno per l'ammissione al campionato, forse tutto era in linea con l'osservazione del mondo sportivo. Poi c'è una verifica al 1° ottobre, che riguarda la parte residua di stipendi, tasse e contributi. A novembre sono scattate le misure previste dalle norme federali, poi è iniziato il cambio societario".

Il sospetto per i 250 trasferimenti dei ducali? "Ricordo che, da quasi un anno, abbiamo superato le compartecipazioni approvando inoltre il tetto alle rose. Abbiamo in tal senso un ricorso dell'Assocalciatori, pronunciatasi in maniera contraria. Il percorso era partito prima, per valutare cambiamenti di norme. Col regolamento esistente, è stato fatto quanto previsto da tanti anni".

Perché le licenze Uefa hanno segnalato i primi problemi del Parma? "Non è così, c'era un mancato pagamento e in virtù di quella stagione – sulla base delle valutazioni della Federazione – la società non fu ammessa all'Europa League. Nei mesi successivi a quella valutazione, la società ha colmato quel mancato pagamento della scorsa stagione. I controlli avvengono in modo nazionale, che hanno valutato la 'fotografia' dei pagamenti. In quel momento si parlò di complotto e della voglia di penalizzare una società, ma fu fatto un lavoro rigoroso. Il Parma ha poi colmato quella mancanza, rientrando momentaneamente nei parametri".

In Inghilterra – come dimostra il caso Cellino a Leeds - vengono fatti esami fatti per acquistare un club, mentre Manenti ha preso il Parma con un capitale sociale minimo. Chiunque avrebbe dunque potuto acquistare il club ducale? "Certamente, a patto che si faccia carico dei debiti passati. Siamo vicini ad adottare un modello simile a quello della Premier, voglio sottolineare che quel sistema va benissimo ma funziona in maniera diversa se c'è la fila di pretendenti per acquistare un club. Diventa più difficile in caso di una società indebitata, ma stiamo provando a cambiare alcune regole".

Gare sempre rinviate o ci sarà una presa di posizione della Lega? "Parma-Udinese e Genoa-Parma sono state rinviate, non ero d'accordo con la richiesta dell'AIC di rinvio. Credo che sarebbe giusto, fino a un nuovo scenario, dare un senso di continuità e normalità. La trasferta di Genoa era pronta, mentre una settimana prima lo stadio era agibile solo a porte chiuse. Il presidente federale ha optato per il rinvio".

Cosa accadrà in futuro? "Tavecchio ha detto che sarà l'ultimo rinvio, vedremo cosa accadrà. La convocazione dell'Assemblea per venerdì? È più che tempestiva, in una situazione complessa bisogna guardare alle norme esistenti e bisogna essere sempre ineccepibili per quanto riguarda forma e sostanza. L'Assemblea discuterà e valuterà eventuali iniziative da prendere in considerazione, deve essere chiaro che c'è una richiesta di fallimento e che potremo prendere una decisione con gli organi fallimentari. Prima del 19, nessuna decisione è possibile".

Lega disponibile ad aiutare il Parma con un soccorso economico? "Ne parleremo venerdì nell'Assemblea, che avrà pieni poteri. Bisogna capire le regole in vigore in caso di ritiro di una squadra dal campionato. È evidente che ci sono costi da sostenere".

Campionato effettivamente a 19 squadre? "Aspetterei a dirlo, la realtà è quella che abbiamo già detto. Mi sento di dire a tutti che la situazione è complessa, da affrontare con lucidità e senza cedere alle emozioni. Servono studi precisi dal punto di vista giuridico, economico e sportivo per poi prendere la miglior decisione".

Come mai la Lega, che gestisce miliardi di euro, non ha saputo evitare la crisi del Parma? "Bisogna guardare lo stato delle cose. Non è la Lega a gestire miliardi di euro, ma vende i diritti televisivi mentre i ricavi passano nelle disponibilità dei club. Ogni società ha il proprio monte diritti, che viene centralmente venduto e poi incassato singolarmente secondo i contenuti delle norme e delle delibere. La Lega rappresenta la somma delle decisioni di tutti i club".