Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Berlusconi: "Per il Milan stasera sarà una partita difficilissima"

Berlusconi: "Per il Milan stasera sarà una partita difficilissima"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 22 febbraio 2016, 12:592016
di Chiara Biondini

"Per il Milan stasera sarà una partita difficilissima. Ho pranzato sabato a Milanello con la squadra e l'ho trovata particolarmente motivata. Il Napoli ne ha pure tantissime di motivazioni, viene da due sconfitte in trasferta dove ha giocato bene e non è stato fortunato. A Torino non ha demeritato e al San Paolo avrà la spinta dei suoi tifosi straordinari. Lo scudetto? Dico la Juve perché è equilibrata, con una grande difesa e la continuità dei risultati. Possiamo andare in Champions vincendo sempre da qui alla fine: io ci credo per l'organico che abbiamo. Abbiamo i ritorni importanti nella nostra rosa di Menez, che è stato il miglior giocatore dell'anno scorso, Balotelli sperando che metta finalmente giudizio, e Boateng. Questi trent'anni di Milan sono una parte importante della mia vita e della mia storia. La partita del cuore è quella di Barcellona con la prima Coppa dei Campioni vinta sul campo dai giocatori e sugli spalti coi tifosi rossoneri che hanno riempito il Camp Nou". Queste le parole del patron del Milan, Silvio Berlusconi, ospite questa mattina della trasmissione "Pezzi da 90" sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

Che sensazioni ha per la partita di Napoli?
"Sarà per il Milan una partita difficilissima. Sono stato sabato a Milanello a pranzo con la squadra e l'ho trovata particolarmente motivata. Il Napoli di motivazioni ne ha tantissime, viene da due sconfitte consecutive in trasferta dove ha giocato bene e non è stato fortunato. Giocherà davanti ai suoi straordinari che al San Paolo lo spingeranno".

Il Milan di oggi può approdare in Champions?
"Soltanto se vince da qui alla fine. Credo che sia possibile per l'organico. Abbiamo i ritorni importanti nella nostra rosa di Menez, che è stato il miglior giocatore dell'anno scorso, Balotelli sperando che metta finalmente giudizio, e Boateng".

Chi vince questo scudetto?
"La Juve. Ha molto equilibrio, una grande difesa e la continuità dei risultati".

Presidente, di questi 30 anni di Milan cosa pesa di più nei suoi ricordi fra i trionfi, gli allenatori e i campioni che ha avuto?
"C'è tutto. Sono una parte importante della mia vita e della mia storia. Non sempre sono riuscito a essere presente ma non dimentico quando dissi che saremmo arrivati primi in Italia, poi in Europa e nel mondo. Così è accaduto".

C'è una sua partita del cuore su tutte le altre?
"La notte di Barcellona con la prima Coppa dei Campioni vinta sul campo dai giocatori e allo stadio dai tifosi rossoneri. La festa alla fine ce l'ho ancora negli occhi".

Cosa pensa di aver portato soprattutto nel calcio?
"Ho portato un po' di modernità e una rivoluzione della mentalità difensiva che possedevano le squadre italiane, che soprattutto in trasferta si affidavano solo al contropiede. Al Milan si è data la missione di scendere in campo per essere padrone del gioco e vincere convincendo".

Tra le sue passioni viene prima il calcio o la politica?
"Calcio e politica sono due cose completamente diverse. L'una è una questione di cuore e amore per la famiglia, verso mio padre, la mia Milano, il Milan, i tifosi. L'altra nasce dal senso di responsabilità verso il mio Paese che nel 1994 ho salvato dall'ideologia comunista che mi faceva paura e ancora mi spaventa. Per questo sono ancora in campo, perché l'Italia rischia di cadere nelle mani dei 5 Stelle che è un partito pauperista e giustizialista. Nonostante abbiano cercato di liquidarmi sono qui per rimettere insieme il centrodestra e vincere le prossime elezioni".